Per comprendere meglio ila problematica, è stata effettuata una ricerca, condotta da ricercatori della School of Dentistry della Leeds University, del Leeds Dental Institute e della School of Civil Engineering, volta a stabilire il rischio di contagio di Sars-Covid2 durante l'utilizzo dei diversi tipi di trapani e frese di uso odontoiatrico.
Lo studio ha valutato quanto aerosol venisse emesso dalle differenti frese durante il loro utilizzo. A tale scopo è stato usato un virus delle stesse dimensioni del Sars-Covid2 per valutare la diffusione durante l'uso.
Dalla ricerca è emerso che i trapani più sicuri sono quelli elettrici a bassa velocità, mentre i trapani pneumatici ad alta velocità, ovviamente, rilasciano molto più aerosol nell'aria.
Durante i test si è visto che con l'uso di trapani elettrici a bassa velocità, si aveva, rispetto ai trapani pneumatici, una riduzione del 99,98% della diffusione dell'aerosol del virus nell'aria e dopo 6-10 minuti dal trattamento, non vi erano virus rilevabili, nè sulle superfici nè nell'aria circostante.
Quindi, i ricercatori, sostengono che sostituendo i trapani più avanzati con trapani meno performanti si avrebbe una maggior sicurezza negli studi odontoiatrici, una diminuzione dei tempi richiesti per la disinfezione degli studi odontoiatrici fra un paziente e l'altro, e, in ultima analisi, un maggior numero di pazienti trattabili durante la stessa giornata.
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