Oggi la novità è che l’estrazione può essere eseguita con l’uso della fermentazione degli zuccheri ottenuti dalla canna da zucchero, un metodo già industrializzato in Brasile. In tutti questi casi, la conversione dallo squalene allo squalano avviene attraverso una reazione di idrogenazione. Con l’utilizzo del catalizzatore denominato SiliaCat, sviluppato dai chimici italiani e canadesi, l’emolliente può essere prodotto in alte rese in impianti piccoli e sicuri in cui la pressione dell’idrogeno impiegato non supera quella atmosferica. Inoltre, lo squalano prodotto è così puro da poter essere utilizzato direttamente, senza ulteriori purificazioni. La scoperta, pubblicata su ChemCatChem, riduce i costi del processo di produzione tradizionale adoperato dall’industria della chimica fine.
“La chimica verde e la nanochimica applicate alle sostanze rinnovabili come lo squalene offrono vari vantaggi”, dicono Pagliaro e Kaliaguine. “Rinnovando i processi produttivi non si previene solo l’inquinamento o i danni all’ecosistema, conseguenze della generazione dello squalano di origine animale, ma si riducono i costi rendendo così disponibili i prodotti che sono difficilmente accessibili a causa del prezzo elevato”.
Roma, 10 settembre 2014