Digitale terrestre, guida all’uso

La Tv digitale è la nuova frontiera tecnologica che ci poterà entro il 12 dicembre 2012 alla completa sostituzione della televisione analogica verso l’era digitale. Tuttavia la Tv digitale è una multipiattaforma, che riesce a trasmettere quello che riceve da tre differenti sistemi: satellitare,  digitale terrestre e IPTV (la televisione via internet). Inoltre la Tv digitale può permettere l’accesso ad un palinsesto in “chiaro” e quindi gratuito o “criptato” a pagamento, accessibile acquistando un’apposita una scheda. Tra le offerte a pagamento troviamo le programmazioni di SKY (satellite), Mediaset Premium e Dahalia Tv (digitale terrestre), Alice, Fastweb, Infostrada e Tiscali (internet tv). Le differenze tra i vari sistemi sono evidenti, e al momento il digitale terrestre sembra essere il sistema preferito dagli italiani, infatti ha il vantaggio di essere economico, circa 30 euro il costo di un decoder “zapper” che abilita la ricezione dei canali in “chiaro” e la possibilità di servizi interattivi tra cui il teletext. Il digitale terrestre concede ai telespettatori due opzioni, l’acquisto di un nuovo televisore dotato di un decoder interno o di un decoder esterno da collegare ad un televisore già esistente.

Inoltre è il sistema che più si avvicina alla vecchia televisione analogica ed utilizza in parte gli stessi impianti ricettivi. Nel digitale terrestre oltre la tv in chiaro, troviamo le piattaforme a pagamento Mediaset Premium e Dahlia Tv. In entrambi i casi serve un decoder per il digitale terrestre abilitato a leggere smart card. Invece la Tv satellitare che ha come maggiore esponente SKY, offre ai suoi clienti il segnale grazie a una flotta di satelliti Hot Bird posizionati a 13° a Est. Per visualizzarla è necessario dotarsi di un antenna parabolica, un decoder, una smart card, e sottoscrivere un abbonamento. Lo Skybox, il decoder per vedere la pay-tv, può essere fornito nella versione standard e in quella HD, per l’Alta Definizione, e con la Digital Key è ora possibile vedere anche i canali in chiaro del digitale terrestre. Ma la tv satellitare non è solo a pagamento, infatti esiste anche la piattaforma TivùSat che offre un ampia gamma di programmi in chiaro molti comuni a quelli trasmessi dal digitale terrestre. Inoltre se si acquista un apposito decoder che accetti smart card è possibile visualizzare anche i canali a pagamento.

Per la IPTV la situazione è ancora differente. Infatti i canali a pagamento comprendono tutti i precedenti oltre a quelli proposti come base per l’abbonamento. Il vantaggio più evidente per chi sceglie questo sistema è che può con un unico contratto gestire, Tv, telefono ed internet. Per vederla non servono antenne o parabole e nemmeno un decoder, il segnale viaggia sulla linea telefonica e i servizi vengono recepiti via modem. L’IPTV offre solitamente due servizi televisivi: i contenuti distribuiti contemporaneamente a più utenti (contenuti a pagamento e non) e quelli on demand, cioè resi sempre disponibili a ciascun spettatore che li selezioni con il telecomando. Inoltre questi abbonamenti sono sempre associati ai servizi di telefonia fissa, all’accesso al web a alle telefonate via internet. Nel futuro probabilmente tutti i maggiori operatori punteranno ad aumentare le programmazioni in HD, funzione che vede al momento come più svantaggiata la programmazione in digitale terrestre. Nel prossimo futuro sarà possibile partecipare come concorrente a trasmissioni a quiz direttamente da casa, sarà ampliata la possibilità di acquistare prodotti e quella di vedere le trasmissioni d’interesse a qualsiasi orario anche con la possibilità di video registrazione. Ma la rivoluzione tecnologica è solo all’inizio e fondamentale sarà l’arrivo in Italia della sospirata banda larga che aumenterà in modo significativo le potenzialità dell’IPTV e che al momento copre una frazione irrisoria del territorio.

 

Fabrizio Zucchini

Ultima modifica il Martedì, 27 Giugno 2017 16:13
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