Grazie a sensori tattili in fibra ottica, capaci di localizzare e rilevare l’intensità della forza di contatto su un’area estesa di pelle artificiale, sarà possibile, in base allo studio, migliorare l’interazione dei robot con le persone in modo nuovo e potenziato, rendendo la macchina capace di adattare il suo comportamento all’ambiente circostante.
Questa tecnologia si inserisce nel quadro della cosiddetta robotica collaborativa, con scenari diversi come la robotica medica, la robotica chirurgica, la robotica per l’assistenza personale, e permetterà ai robot di interagire con le persone e ad assisterle nel modo più sicuro nei compiti quotidiani. Un altro scenario è quello dell’industria 4.0: il robot potrà diventare un compagno del lavoratore e della lavoratrice permettendo di alleviare i compiti e la fatica fisica e riducendo l’incidenza degli infortuni sul lavoro.