Io amo l'Italia

 

Una autentica dichiarazione d'amore nei confronti del nostro Paese e dei cittadini italiani.

Questo l'esplicito messaggio della mostra fotografica inaugurata il 30 marzo presso il Museo di Roma in Trastevere ed intitolata "Io amo l'Italia".

Autore degli scatti è Leonard Freed, noto ed apprezzato fotografo newyorkese venuto a mancare nel novembre del 2006.

L'esposizione è stata realizzata con il supporto organizzativo di "Zètema progetto cultura" ed è promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune e dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali.

Nato nel 1929 a Brooklin in una famiglia ebrea di origine russa, Leonard Freed a diciannove anni si iscrive ad una scuola di pittura e disegno ma già nel 1952, durante il suo primo viaggio in Europa, il suo interesse si sposta sulla fotografia, mezzo attraverso il quale soddisfa il desiderio di conoscere il mondo e se stesso. Durante il viaggio nel vecchio continente Freed attraversa l'Italia e ne rimane letteralmente folgorato.

 

 

Ritornato negli Stati Uniti, decide di affinare la propria tecnica fotografica. I soggetti  italoamericani del quartiere newyorkese di Little Italy divengono i modelli di riferimento.

Un amore, quello per l'Italia, che si è rafforzato nei suoi numerosi viaggi nel Bel Paese e che lo ha indotto, dagli anni '50 in poi, a visitare in diverse occasioni Roma, Venezia, Napoli, Palermo, Milano, Siena e Firenze. Ma l'attenzione di questo artista non è stata catturata dai monumenti storici o dai tradizionali scorci naturali. L'obiettivo di Leonard Freed è stato affascinato dai bus affollati della Capitale, da giovani preti che giocano con la neve in Piazza San Pietro dopo una inconsueta nevicata, dagli stanchi gondolieri del Canal Grande, dai pescatori partenopei intenti a riparare le reti, dagli operai delle cave siciliane che si riparano all'ombra durante il pranzo, dai frenetici operatori finanziari in Piazza del Duomo, dalle strade gremite e festose durante le sagre popolari toscane.

Pronto a cogliere la traccia di un sentimento e di una passione nel viso nei propri soggetti e stimolato da una vivace curiosità per l'indagine sociale e per la ricerca sulla natura umana, Leonard Freed si è dimostrato acuto ed allo stesso tempo appassionato osservatore della società italiana e dei suoi cambiamenti.

L' interessante mostra ne costituisce una assoluta conferma.

 

Fabrizio Giangrande

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Ultima modifica il Lunedì, 15 Ottobre 2012 13:50
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