Oltre al Commissario Vasco Errani hanno firmato il Protocollo tutti gli Ordini professionali componenti la RPT: Armando Zambrano (Coordinatore RPT e Presidente CNI), Nausicaa Orlandi (Segretario Tesoriere RPT e Presidente CNC), Maurizio Savoncelli (Presidente CNGeGL), Giuseppe Cappochin (Presidente CNAPPC), Francesco Peduto (Presidente CNG), Andrea Sisti (Presidente CONAF), Lorenzo Benanti (Presidente CNPA), Carla Brienza (Presidente OTAN), Renato D’Agostin (Vice Presidente CNPI). Sono stati inoltre presenti Rosanna Zari (Vice Presidente CONAF) e Massimiliano Pittau (Direttore Fondazione CNI).
“Con la firma di questo Protocollo - ha commentato il Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani - prosegue la proficua collaborazione con la Rete Professioni Tecniche. A questo punto abbiamo a disposizione tutti gli strumenti per lavorare. Ora però dobbiamo lanciare un messaggio forte perché è arrivato il momento di andare e di farlo velocemente”.
Il Consiglio Nazionale dei Geologi, tramite la Rete delle Professioni di Area Tecnica, ha contribuito alla stesura del protocollo e dello schema di contratto tipo, portando le proprie istanze e proposte emendative. “Con l’Ordinanza n. 29 del 9 giugno 2017 sono state recepite le istanze portate avanti da questo Consiglio e sono state ascoltate le Regioni coinvolte dal sisma” ha detto il Presidente il Consiglio Nazionale dei Geologi, Francesco Peduto.
In particolare, nell’Ordinanza, sono state recepite ulteriori richieste del CNG relative all’Allegato A del Protocollo d’intesa: è stato innalzato il numero massimo di incarichi per le prestazioni specialistiche che è stato fissato a 75; sono stati ridefiniti i compensi in misura percentuale rispetto alle fasce di importo dei lavori; il contributo riconosciuto per la relazione geologica, per importi fino a 500 mila euro, è stato aumentato dall’1,2% all’1,4%. Il Protocollo, agli artt. 7 e 9, riconosce e disciplina la grande importanza delle indagini e prelievi finalizzati alla valutazione delle caratteristiche dei terreni e dei materiali da costruzione, conferendo al geologo un ruolo fondamentale e prioritario nei confronti delle scelte progettuali: al comma 6 dell’art. 7 si afferma, infatti, che il piano di indagini è preventivamente concordato tra il geologo ed il progettista strutturale. Ulteriori ed interessanti punti del Protocollo, che interessano la categoria e che costituiscono un notevole passo avanti verso la prevenzione, sono la non sub appaltabilità dello studio geologico (già sancito in norme di rango superiore) e l’introduzione della direzione dei lavori di carattere geologico (art. 6 comma 6 punto b).
Sulle istanze della categoria accolte nell’intesa tra RPT e il Commissaro Errani, si è espresso il Segretario nazionale Arcangelo Francesco Violo che ha sottolineato come “il lavoro svolto in questi mesi dal CNG, di concerto con gli Ordini territoriali delle Regioni coinvolte dal sisma, ha portato alla creazione di adeguate condizioni per il lavoro dei geologi professionisti, in un contesto così difficile e delicato, anche se risulta facilmente prevedibile la necessità di dover apportare modifiche a tali procedure per eliminare le criticità che si riscontreranno durante l’effettiva applicazione”. Inoltre, tra le novità contenute nel Protocollo, è stato costituito l’Osservatorio Nazionale della ricostruzione post-sisma 2016 che vigilerà sulle attività dei professionisti. Tale organo sarà costituito da tre rappresentanti della Struttura del Commissario Straordinario e da quattro componenti designati dalla Rete delle Professioni Tecniche, di cui uno sarà il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi.
Ufficio stampa Consiglio Nazionale dei Geologi