«Le cellule del
melanoma sfruttano specifici meccanismi antiossidanti per limitare l’eccessivo innalzamento dei livelli di stress ossidativo e garantire così la propria sopravvivenza – spiega il prof Santoro – In sintesi, le cellule tumorali producono delle molecole reattive che contengono ossigeno, il quale causa uno stress ossidativo che, se non viene limitato, porta alla morte delle cellule. Abbiamo scoperto che UBIAD1 e il Coenzima Q10 contenuto nella cellula in realtà sostengono la sopravvivenza e la proliferazione delle cellule di melanoma; in altre parole costituiscono una sorta di nutrimento per la cellula tumorale. Inoltre, una aumentata espressione di UBIAD1 è associata a una più scarsa sopravvivenza globale nei pazienti affetti da melanoma».
Il melanoma pare avere una incidenza maggiore nei paesi del nord Europa, in quanto si associa a una popolazione con pelle molto chiara che, per la scarsa pigmentazione, risulta meno protetta dai raggi solari. «Grazie alla scoperta di questa nuova funzione pro-tumorale dell’enzima UBIAD1 e del suo prodotto CoQ10– conclude il prof Santoro – questo lavoro potrà dare avvio a nuove indagini per l’individuazione di innovativi approcci terapeutici basati sull’inibizione dell’enzima UBIAD1 per il trattamento dei pazienti con melanoma.»