Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca ha scoperto che il rischio rappresentato dai contaminanti organici persistenti (POP) è mille volte superiore alla soglia di sicurezza per i cuccioli di orso polare che si nutrono di latte contaminato. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista “Environmental Toxicology and Chemistry” della casa editrice statunitense Wiley.
Milano, 5 gennaio 2017 – Gli inquinanti minacciano la salute dei cuccioli dell’orso polare. Nell’ecosistema artico il rischio è quasi inesistente per i pesci, relativamente basso per le foche, molto elevato per gli orsi polari e drammatico per i loro cuccioli. Dato che alcune di queste sostanze inquinanti si accumulano nei grassi e il latte di mamma orsa è particolarmente grasso, il rischio per i cuccioli è di tre ordini di grandezza superiore alla soglia di sicurezza: in altre parole, almeno 1.000 volte di più.