Che il genere umano finirà prima o poi su Marte è inevitabile. Non è certo l'esser comodo o utile quello che spinge gente dotata di spirito di avventura a raggiungere un determinato luogo. L'Antartide è meno gradevole di Marte, il monte Everest non è un luogo di villeggiatura e le isole Kerguelen non scherzano neppur loro. Inoltre, per quanto oggi lo spirito di avventura appaia profondamente addormentato, non credo che sarà sempre così. E' per spirito di avventura allo stato istintivo che alcune Tupaie abbandonarono gli alberi su cui abitavano venti milioni anni fa e s esero a scorrazzare nelle praterie, vivendo arrischiatamente, acquistando la posizione eretta, ed infine producendo la gloriosa specie umana.
Dunque su Marte si andrà. Ma quando?