Rifiuti, 500mila tonnellate in meno ogni anno con la raccolta differenziata

Tuttavia, un’analisi più attenta porta a una conclusione differente. Considerando i dati a livello di capoluogo di provincia per il periodo che va dal 2000 al 2012, si nota come, già a partire dal 2005, la relazione positiva tra l’ammontare di rifiuti prodotti e il tasso di raccolta differenziata si indebolisce, fino sostanzialmente a svanire nell’ultimo biennio.
«Abbiamo stimato la relazione fra la crescita del tasso di raccolta differenziata e la produzione di rifiuti», spiega Vittucci Marzetti, «scoprendo che un aumento del tasso di raccolta differenziata del 10 per cento produce una riduzione nei rifiuti pro capite che varia tra l’1,5 per cento e il 2 per cento. Questo, su base nazionale, corrisponde a una riduzione di rifiuti pari a circa 500mila tonnellate, più o meno l’equivalente di quanto in media viene incenerito annualmente da tre impianti (dati riferiti all’Italia nel 2017)».
Un secondo importante aspetto che emerge dalla ricerca è che la riduzione dei rifiuti collegata alla raccolta differenziata è significativamente maggiore quando quest’ultima viene realizzata attraverso programmi di raccolta porta a porta. Sulla base dei dati analizzati, la raccolta porta a porta produce infatti due effetti rilevanti: il primo è un aumento del tasso di raccolta differenziata che oscilla tra l’8 e il 14 per cento, il secondo è una riduzione dei rifiuti del 4 per cento.
«Il fatto che la raccolta porta a porta incrementi significativamente il tasso di raccolta differenziata – commenta Degli Antoni – sembra indicare un ruolo della socialità nell’influenzare i comportamenti virtuosi nella gestione dei rifiuti da parte dei singoli cittadini. La raccolta porta a porta espone al giudizio degli altri, molto più di quanto non facciano altre modalità di raccolta. La ricerca di un positivo riconoscimento sociale sembra quindi giocare un ruolo importante nell’incentivare la raccolta differenziata. Il secondo dato di interesse è che lo sforzo richiesto nel fare la raccolta differenziata non sembra sottrarre energie a un secondo sforzo, quello di attuare scelte mirate che riducano la quantità di rifiuti generati, ad esempio acquistando prodotti con minor packaging. Al contrario, i due comportamenti sembrano rafforzarsi a vicenda. Infine, l’analisi rivela un chiaro e positivo effetto collaterale delle politiche che favoriscono la raccolta differenziata. Politiche volte ad aumentare i tassi di raccolta differenziata, in particolare i programmi di raccolta porta a porta, si traducono in una complessiva riduzione dei rifiuti prodotti, con evidenti ricadute positive anche sui costi di gestione dei rifiuti, riciclati e non».
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