Cabestana cutacea (Linné, 1767) è un Ranellidae Recente, distribuito nel bacino mediterraneo e nell’Oceano Atlantico orientale (B.D.D., 1882), comprese Isole Canarie, Madera e Azzorre ( Poppe & Goto, 1991). Lo scopo di questa nota è evidenziare le varie forme con cui questo gasteropode si manifesta.

Nonostante sia abbastanza conosciuto, è considerata specie non comune o localmente rara, di fatto questo Ranellidae si esprime con una morfologia piuttosto variabile, con caratteri particolari della teleoconca tipici delle varie popolazioni esaminate, ma che possono essere riconducibile ad un unico taxon.

SISTEMATICA

  • Superfamiglia TONNOIDEA Suter, 1913
  • Famiglia Ranellidae Gray J.E., 1854
  • Sottofamiglia Cymatiinae Iredale, 1913
  • Genere Cabestana Roeding, 1798
  • Specie Cabestana cutacea (Linné, 1767)
  • Sinonimia (Sabelli et al., 1990-1992a, b):
  • Tritonium curta (Locard, 1886)
  • Tritonium danieli (locard, 1886)
  • Triton gernum (De Gregorio, 1885) - var.
  • Triton isgurum (De Gregorio, 1885) - var.
  • Ranella lemania (Risso, 1826)
  • Ranella tuberculata (Risso, 1826)
  • Murex succincta (Risso, 1826)

La ricca sinonimia e le varietà descritte nel passato da alcuni Autori che contraddistinguono C. cutacea sono probabilmente dovute proprio alle varie forme popolazionali con le quali la specie si esprime. Senza dubbio, all’interno del taxon, si possono reperire esemplari con diverse morfologie, ma che devono essere considerate prive di concreto valore sistematico.

Vengono raffigurati alcuni morpha, la cui diversità risulta molto evidente, sia come habitus, che come scultura generale. Alcune forme si presentano tanto particolari da poter indurre in errore facendole attribuire a Cabestana doliaria (Linné, 1767), specie West africana segnalata anche per le Isole Canarie, e che sembrerebbe essere presente anche in Mediterraneo nel Mare d’Alboran (Beu, 1985; Poppe & Goto, 1991), ma ufficialmente non confermata con sicurezza per questa area. C. doliaria si distingue facilmente da C. cutacea per le dimensioni nettamente inferiori, per la forma meno snella e più rigonfia, per la diversità di scultura con interspazi larghi e scultura spirale più tubercolata, e per il periostraco fibroso, più spesso e di colore marroncino scuro, mentre quello di C. cutanea è sericeo, semitrasparente e color giallo senape.

Tuttavia qualche esemplare di quest’ultima specie, a scultura più esaltata e di forma robusta, potrebbe essere confuso a prima vista con C. doliaria. Ma un’analisi complessiva delle caratteristiche morfologiche delle due specie possono farle separare agevolmente.

La morfologia di C. cutacea può variare tra due forme principali che rappresentano degli estremi: esemplari allungati, di forma elegante con scultura poco esaltata ed individui più corti, inflati con scultura più evidente è più robusta. Ma a conferma che in realtà la specie è da considerarsi unica sono le forme di passaggio intermedie, che consentono un continuum tra le due forme estreme.

 

Fig.1 - Cabestana cutacea (Linné, 1767). Forma elongata, mm 44 x 81. Tor Valdaliga, Civitavecchia, Lazio, 25m. Veduta boccale.

Fig.2 - C. cutacea (Linné, 1767). Esemplare fig. 1, veduta dorsale.

Fig.3 - C. cutacea (Linné, 1767). mm 42 x 65. Santa Marinella Porto, Lazio, ex reti. Veduta boccale.

Fig.4 - Cabestana cutacea (Linné, 1767). Esemplare fig. 3, veduta dorsale.

Fig.5 - C. cutacea (Linné, 1767). Forma curta, mm 43 x 55. Montalto di Castro, Lazio, 30 m. veduta boccale.

Fig.6 - C. cutacea (Linné, 1767). Esemplare fig. 5, veduta dorsale

Fig. 7 – C. cutacea (Linné, 1767). mm 47 x 68. Lazzaro (RC), Calabria, 25 m. veduta boccale.

Fig. 8 – C. cutacea (Linné, 1767). Esemplare fig. 7, veduta dorsale.

Fig. 9 – C. cutacea (Linné, 1767). mm 40 x 60. Lazzaro (RC), Calabria, 25 m. varietà albina, veduta boccale.

Fig. 10 – C. cutacea (Linné, 1767). Esemplare fig. 7, veduta dorsale.

Fig. 11 – C. cutacea (Linné, 1767). mm 40 x 53. Sorrento, Campania, spiaggiato. Esemplare sprovvisto di varice, veduta boccale.

Fig. 12 – C. cutacea (Linné, 1767). Esemplare fig. 11, veduta dorsale.

Fig. 13 – C. doliaria (Linné, 1767). mm 28 x 37. Cabo Negro, Marocco, spiaggiato, veduta boccale.

Fig. 14 – C. doliaria (Linné, 1767). Esemplare fig. 13, veduta dorsale.

 

 

Bibliografia
  • BEU A. G., 1985 – A classification and catalogue of living world Ranellidae and Bursidae. Conch. Amer. Bull., 13 (4): 55-66, 55 figg.. Santa Barbara.
  • POPPE G., GOTO Y., 1991 – European seashells. Vol. I, Verlag Christa Hemmen, pp. 218, Tavv. 40.
  • Sabelli B., Giannuzi-Savelli R. & Bedulli D., 1990. Catalogo annotato dei Molluschi marini del Mediterraneo, Vol. 1. Ed. Libreria Naturalistica Bolognese, Bologna, 1-348 pp.
  • Sabelli B., Giannuzi-Savelli R. & Bedulli D., 1992a. Catalogo annotato dei Molluschi marini del Mediterraneo, Vol. 2. Ed. Libreria Naturalistica Bolognese, Bologna, 1-150 pp-
  • Sabelli B., Giannuzi-Savelli R. & Bedulli D., 1992b. Catalogo annotato dei Molluschi marini del Mediterraneo, Vol. 3. Ed. Libreria Naturalistica Bolognese, Bologna, 1-283 pp.

Autore: Carlo Smriglio e Paolo Mariottini

 

 

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