Nel 2011, Scott Persons ed alcuni suoi colleghi, pubblicano uno studio sulle piume del dinosauro piumato Oviraptor. Oviraptor è un animale che viveva sul terreno, ma possiede delle grandi e lunghe piume. Se tale dinosauro non poteva volare, a che cosa erano utili tali lunghe piume? La teoria di Persons e colleghi, è che tali piume fossero usate per bellezza ed attrattiva sessuale al pari dei moderni uccelli terrestri non volatori tipo fagiani, pavoni e tacchini. Tale teoria è supportata dal fatto che Persons ha rilevato sugli scheletri di Oviraptor tracce delle muscolature che servivano a muovere tali grandi piume e quindi ad esibirle in danze rituali di accoppiamento.
I ricercatori dell'Università di Alberta compiono un'altro passo nella loro teoria. La validità di una teoria è il suo potere predittivo. Persons dice: "Se abbiamo ragione, le strutture che servono a sostenere tali piume, dovrebbero presentare delle differenze definitedimorfisomo sessuale". Così pubblicarono la teoria che l'analisi delle piume di diversi Oviraptor dovrebbero presentare dimorfismo sessuale.
Le due code, identiche in quasi tutto, differiscono per la presenza di piccole propaggini che lascerebbero pensare a una sorta di coda "a pavone" che si apriva durante i rituali di corteggiamento / Photo University of Alberta
La ricostruzione di Sydney Mohr dell'Università di Alberta / Photo University of Alberta
La predizione diventa realtà con la pubblicazione della nuova ricerca pubblicata su Scientific Reports, dove Persons e colleghi pubblicano la scoperta di dimorfismo sessuale in due esemplari di Oviraptor. I due raptor sono stati scoperti nel deserto del Gobi In Mongolia. I due sono morti, probabilmente, seppelliti da una duna sabbiosa che la completamente ricoperti. Quando sono stati scoperti, gli scienziati, li hanno amichevolmente chiamati "Romeo e Giulietta". Mai tale nome fù più azzeccato.
Analizzando i resti, Persons e colleghi notano che gli scheletri sono della stessa taglia, della stessa età e simili in tutto per l'anatomia. Però su Romeo vengono osservate delle ossa della coda specializzate più grandi e sagomate. Questo indica che Romeo poteva utilizzare e muovere le lunghe piume della coda in misura evidentemente maggiore di Giulietta, che invece possedeva delle ossa della coda poco sviluppate. L'eccezionale reperto fossile, come si può osservare in fotografia, conserva i due scheletri che sembrano abbracciati, rendendo il reperto ancora più spettacolare agli occhi dell'osservatore.
Nicola A. Cosanni
Foto per gentile concessione Università di Alberta