Un progetto di ricerca italiano all’avanguardia per definire i marcatori di patogenicità delle varianti SARS-CoV-2

Università di Roma La Sapienza 15 Feb 2024


Il team di ricerca coordinato da Guido Antonelli del Dipartimento di Medicina Molecolare ha partecipato a uno studio nazionale sui marcatori di patogenicità delle varianti di SARS-CoV-2, guidato dall'Università di Pisa e finanziato dall’Istituto superiore di sanità, che getta le basi per lo sviluppo di approcci terapeutici e preventivi mirati alle più recenti varianti del virus
Il team di ricerca coordinato da Guido Antonelli del Dipartimento di Medicina molecolare ha partecipato insieme con il Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa a uno studio nazionale sui marcatori di patogenicità delle varianti di SARS-CoV-2 guidato dall'Università di Pisa e finanziato dall’Istituto superiore di sanità.

Gli obiettivi sono l'identificazione dei biomarcatori di patogenicità, lo studio dei danni neuronali a breve e lungo termine, e la caratterizzazione delle risposte innate e adattive dell'ospite contro il ceppo virale SARS-CoV-2 e le sue varianti più rappresentative.

Durante la pandemia da Covid-19 la presentazione clinica della malattia è passata da una forma di polmonite grave a una infezione multi-organo meglio tollerata, un cambiamento che potrebbe essere attribuibile a vari fattori – tra cui una maggiore conoscenza della malattia e il successo delle vaccinazioni – ma che lascia spazio anche all’ipotesi che possa aver giocato un ruolo l'adattamento del virus, che ha provato a eludere l'immunità vaccinale migliorando la trasmissibilità a scapito della virulenza.

Lo studio sarà condotto su un modello animale murino e permetterà di confrontare diversi fattori virali e dell'ospite per definire la patogenicità delle diverse varianti, senza interferenze, gettando così le basi per lo sviluppo di approcci terapeutici e preventivi mirati alle più recenti varianti di SARS-CoV-2.

In particolare il gruppo della Sapienza di Roma – di cui fanno parte, oltre a Guido Antonelli, Carolina Scagnolari e Matteo Fracella, entrambi afferenti al Dipartimento di Medicina molecolare – si occuperà di caratterizzare la risposta immune innata all’infezione sostenuta dalle diverse varianti di SARS-CoV-2, con particolare riferimento al ruolo svolto dal sistema interferon nella storia naturale dell’infezione.

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