Le analisi rivelano un legame diretto tra l'acqua di rubinetto e la presenza di PFAS nelle birre

Guido Donati* 24 Set 2025




Recenti test condotti da ricercatori statunitensi hanno rilevato la presenza di PFAS (sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche), spesso chiamate "sostanze chimiche eterne", nel 95% delle birre analizzate. Questo studio, pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica, sta sollevando importanti interrogativi sulla qualità dell'acqua utilizzata per la produzione di bevande e sui potenziali rischi per la salute.

Che cosa sono le PFAS?
Le PFAS sono una vasta famiglia di oltre 4.000 composti chimici sintetici che, a partire dagli anni '40, sono stati largamente impiegati nell'industria per le loro proprietà idrorepellenti, oleorepellenti e antiaderenti. Si trovano in innumerevoli prodotti di uso comune, come pentole, abbigliamento impermeabile e imballaggi per alimenti. La loro pericolosità deriva dalla loro straordinaria persistenza: non si degradano facilmente né nell'ambiente né nel corpo umano, da cui il soprannome di "sostanze chimiche eterne". La loro esposizione è stata collegata a potenziali rischi per la salute, inclusi problemi immunitari, disfunzioni tiroidee e persino alcuni tipi di tumori.

Lo studio e i suoi risultati
La ricerca, intitolata Hold My Beer: The Linkage between Municipal Water and Brewing Location on PFAS in Popular Beverages, ha analizzato 23 diverse marche di birra, tra cui alcune delle più vendute a livello globale. L'obiettivo era misurare la concentrazione di vari tipi di PFAS. I risultati sono stati sorprendenti: le sostanze sono state rilevate nel 95% dei campioni. Sebbene le concentrazioni esatte e i rischi specifici per la salute siano ancora oggetto di studio, la presenza di queste sostanze chimiche in una bevanda di largo consumo è un segnale di allarme. La ricerca suggerisce un legame diretto tra la contaminazione dell'acqua locale e la presenza di queste sostanze nei prodotti finali, evidenziando una sfida crescente per l'industria alimentare e delle bevande a livello globale.

Implicazioni per la salute e l'ambiente
La presenza di PFAS nella birra solleva una questione fondamentale: da dove provengono? La risposta più probabile è che le sostanze si trovino già nelle falde acquifere utilizzate per la produzione. Molte industrie, infatti, sono state accusate di aver scaricato PFAS nell'ambiente per decenni. La scoperta sottolinea una sfida crescente per la salute pubblica e per l'industria: la necessità di una maggiore regolamentazione e di sistemi di filtrazione più avanzati per proteggere le fonti idriche. Per i consumatori, questa ricerca mette in luce l'importanza di monitorare la qualità dell'acqua che bevono, anche se presente in prodotti lavorati.
Inoltre questa ricerca evidenzia la necessità per i birrifici di investire in sistemi di purificazione dell'acqua più sofisticati, come il carbone attivo granulare o l'osmosi inversa, che sono efficaci nella rimozione dei PFAS. L'industria della birra, e in generale tutte quelle che dipendono da grandi quantità d'acqua, si trovano ora di fronte alla responsabilità di garantire la sicurezza e la purezza dei loro prodotti, mentre i governi dovranno rafforzare le normative ambientali per tutelare i cittadini e le risorse idriche.


Bibliografia
Hoponick Redmon J. et al. Hold 2025 My Beer: The Linkage between Municipal Water and Brewing Location on PFAS in Popular Beverages Ecotoxicology and Public HealthApril 24. 


Claudia Gianvenuti C.19 Apr 2025 PFAS e neoplasie: uno studio sulle acque potabili statunitensi ne rivela la connessione. Scienzaonline

CS Greenpeace 23 Mag 2025. Sentenza storica del tribunale di Vicenza riconosce i PFAS come causa della morte di un operaio. Greenpeace: «Il governo metta al bando uso e produzione dei pfas in italia» Scienzaonline

CS Greenpeace 23 Gen 2025 Greenpeace presenta la prima mappa della contaminazione da PFAS delle acque potabili italiane

CS Greenpeace 10 Nov 2023 La cottura dei cibi in acqua inquinata da PFAS contamina gli alimenti e aumenta i rischi per la salute: la ricerca di CNR-IRSA e Greenpeace Italia.Scienzaonline

CS Univ. degli studi di Milano 18 Feb 2022 Deficit dello sviluppo neurologico e ritardo nel linguaggio: sotto accusa le miscele di sostanze chimiche
https://www.scienzaonline.com/medicina/item/3675-deficit-dello-sviluppo-neurologico-e-ritardo-nel-linguaggio-sotto-accusa-le-miscele-di-sostanze-chimiche.html

 

*Board Member, SRSN (Roman Society of Natural Science)
Past Editor-in-Chief Italian Journal of Dermosurgery

 

Vota questo articolo
(0 Voti)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

 

Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew  - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati

Photo Gallery