Seguendo il modello proposto da Pérès & Picard (1964), la zonazione verticale biologica del Mar Mediterraneo prevede la suddivisione dei fondali in Piani, che sono convenzionalmente considerati come intervalli definiti di profondità. Il fattore principale che influenza maggiormente questa suddivisione è rappresentato dalla presenza o dalla mancanza della luce che consente di risuddividere ulteriormente l'ambiente bentonico in due principali sistemi: il Sistema Fitale (o litorale) composto dai piani Sopralitorale, Mesolitorale, Infralitorale e Circalitorale, e il Sistema Afitale (o profondo) suddiviso nei piani Batiale, Abissale e Adale. In questa nota ci interesseremo del piano batiale che costituisce circa il 90 % dei fondali marini e che arriva fino ad una profondità massima di 3.000 m.
Costituito in prevalenza da fondali fangosi e fango sabbiosi il piano batiale si presenta con una minima parte di consistenza rocciosa; le sue biocenosi sono poco conosciute e relativamente studiate, a causa della difficoltà di raggiungimento delle elevate profondità.
Nel corso di una ricerca iniziata nel 1987 e tutt'ora in corso al largo del Mar Tirreno Centrale, sono stati dragati in varie riprese, oltre 1500 kg di sedimento; tali prelievi sono stati effettuati su dei fondali adiacenti delle biocenosi a coralli bianchi presenti nel batiale, al largo della costa laziale. Infatti su questi fondali, ad una profondità compresa fra 450 e 650 m, prosperano ancora scogliere a Madrepora oculata e, dai frammenti campionati, si presume siano presenti anche piccole colonie di Lophelia prolifera; ma si tratterebbe di episodi isolati, in quanto insediamenti residui di una fauna rigogliosa presente in Mediterraneo durante le epoche glaciali.
Conopleura aliena Smriglio, Mariottini, Calascibetta, 1999. Olotipo. 6.8 x 4.0 mm. Mar Tirreno Centrale, coste laziali. (41°51'N, 11°28'E, 350 m). Museo di Zoologia dell'Università di Bologna, cat. n. 12694.
Nei sedimenti campionati sono state rinvenute numerose e interessanti specie di molluschi, fra le quali alcune nuove, in seguito descritte alla scienza.
I numerosi campionamenti effettuati hanno scaturito moltissimo materiale che ha fornito una notevole quantità di specie con un'alta percentuale di esemplari per alcune di queste; ed inoltre ha consentito di individuare un legame, probabilmente trofico, fra le specie reperite e la tipologia di fondale; infatti molte di queste hanno potuto essere collegate al tipo di substrato, molle o duro, in funzione della percentuale di reperimento di individui viventi.
Solo fra i numerosi rami e frammenti di madrepora, si sono potute reperire valve di Acesta excavata (Fabricius J.C.,1779) bellissimo grande Limidae Rafinesque, 1815 di profondità, molto raro in Mediterraneo, a causa della forte regressione del tipo di habitat in cui svolge il proprio ciclo vitale. Alcune Rissoidae Gray, 1847, quali Alvania cimicoides (Forbes,1844), Alvania elegantissima (Monterosato,1875), Alvania subsoluta (Aradas,1847), sono state reperite in gran numero di esemplari privi di parti molli; gli individui viventi sono stati separati esclusivamente da sedimento fangoso frammisto ad una alta componente sabbiosa, per cui sembra logico dedurre che questo tipo di sedimento ne rappresenti l'habitat preferenziale. Lo stesso tipo di sedimento ospitava molte specie di Turridae Swainson, 1840, alcune delle quali complete di parti molli, quali: Microdrillia loprestiana (Calcara,1841) dal caratteristico apice rossiccio, Mangelia serga (Dall,1881), Gymnobela abyssorum (Locard,1897) rappresentata da esemplari di grande taglia per questa specie, Pleurotomella eurybrocha (Dautzenberg & Fischer H.,1896), Pleurotomella gibbera Bouchet & Warén,1980 ex Jeffreys ms., Pleurotomella packardi Verrill,1872, il cui ritrovamento ha rappresentato la prima segnalazione per il Mar Mediterraneo, Conopleura aliena Smriglio, Mariottini, Calascibetta, 1999, un nuovo Turridae dall'insolita morfologia conchigliare, Raphitoma pseudohystrix Sykes,1906, Teretia teres (Reeve,1844), Taranis laevisculpta Monterosato,1880, Taranis moerchi (Malm,1863). Ancora un Rissoidae, Onoba oliverioi Smriglio & Mariottini, 2000, descritto come nuova specie, ha un habitat specifico, riferito ad un sedimento composto da una alta percentuale sabbiosa; infatti questo tipo di sedimento è stato dragato solo una volta, insieme agli esemplari della stessa specie, che non si è potuta ritrovare negli altri prelievi campionati.
Fra i Cystiscidae Stimpson, 1865, i numerosi individui di Granulina Jousseaume, 1888 ritrovati hanno consentito di descrivere una nuova specie, Granulina gofasi Smriglio & Mariottini,1996, dedicata al Dr. Serge Gofas, competente malacologo dell'Università spagnola di Malaga.
Ringicula ciommeii Mariottini, Smriglio & Oliverio, 2000, una nuova singolare specie legata ai fondi molli dell'area in esame, è stata trovata in gran numero di esemplari, di cui alcuni viventi, consentendo una buona caratterizzazione della morfologia conchigliare.
Callostracon tyrrhenicum Smriglio & Mariottini,1996, identificato erroneamente dagli studiosi con un'altra specie extramediterranea, ma invece nuova per la malacofauna mediterranea, ha incrementato il numero delle specie conosciute di Acteonidae, tutte rare e legate esclusivamente ad habitat profondi, tranne una, Acteon tornatilis Linneo, 1758, appunto la più reperibile in acque più superficiali.
Spirolaxis clenchi Jaume & Borro,1946 rarissimo Architectonicidae Gray J.E., 1840, originariamente descritto per le acque di Cuba, dalla caratteristica conchiglia planospirale a giri disgiunti, trovata vivente per la prima volta in assoluto, consentendo così la descrizione dell'opercolo, mai osservato in precedenza. Emarginula bonfittoi Smriglio & Mariottini, 2001, tipica di substrati duri, è stata reperita in un considerevole quantitativo di individui, ed è andata ad accrescere le specie mediterranee attribuite al genere. In chiusura, il ritrovamento di un esemplare freschissimo di Lurifax vitreus Warèn & Bouchet, 2001, legato alle hydrothermal vents e seeps oceaniche, potrebbe suscitare ripensamenti fra gli studiosi e i geologi della morfologia dei fondali mediterranei.
In conclusione, l'elevato numero di specie rare o nuove per la scienza provenienti dallo studio dei fondali profondi del Mar Tirreno Centrale ha permesso di accrescere le conoscenze del piano Batiale, ed in senso generale, del Mar Mediterraneo, ma ulteriori studi saranno attuati per incrementarne una maggiore comprensione.
Ringraziamenti Ringrazio calorosamente il Signor Luca Egidi per il sempre cortese aiuto tecnico. BIBLIOGRAFIA Jaume, M. L. & Borro P., 1946 - Novedades en Moluscos marinos Cubanos. Revista de la Sociedad Malacológica "Carlos de la Torre" 4 13-22, pl. 2. Peres J.M. e Picard J. 1964. Nouveau manuel de bionomie bentique de la Mer Mediterranee. Rec. Trav. Stn. Mar. d'Endoume, Bull., 31: 1-137. Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1987 - Molluschi del Mar Tirreno Centrale: ritrovamento di Typhlomangelia nivalis (Loven, 1846). Contributo primo. Bollettino Malacologico, 1-4 (23):47-52. Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1987 - Molluschi del Mar Tirreno Centrale: segnalazione di alcuni Turridi provenienti da una biocenosi a coralli bianchi. Contributo II. Bollettino Malacologico, 11-12 (23):381-390. Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1988 - Molluschi del Mar Tirreno Centrale: ritrovamento di Adeuomphalus ammoniformis G. Seguenza, 1876, Fissurisepta granulosa Jeffreys, 1883 e Propilidium ancyloide (Forbes, 1840). Contributo III. Bollettino Malacologico 1-4 (24): 1-6. Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1988 - Molluschi del Mar Tirreno Centrale: segnalazione di Amygdalum luteum (Jeffreys, 1880). Contributo IV. Bollettino Malacologico 5-8 (24): 145-147. Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1988 - Molluschi del Mar Tirreno Centrale: segnalazione di Pleurotomella packardi Verrill, 1872. Contributo V. Bollettino Malacologico, 5-8 (24): 148-149. Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1990 - New data on Spirolaxis clenchi Jaume & Borro, 1946, from the Mediterranean Sea (Gastropoda Prosobranchia: Architectonicidae). Basteria, Leiden, 54 (4-6): 211-216. Smriglio C., Mariottini P., 1996 - Descrizione di una nuova specie di Cystidae Stimpson, 1865 per il Mar Mediterraneo: Granulina gofasi n. sp. La Conchiglia, Roma, 28 (281): 54-56. Smriglio C., Mariottini P., 1996 - Central Tyrrhenian sea Mollusca: XI. Description of Callostracum tyrrhenicum sp. nov. (Gastropoda, Acteonidae) and remarks on the other Mediterranean species of the family Acteonidae d'Orbigny, 1835. Basteria, Leiden, 60 (4-6): 183. Smriglio C., Mariottini P., & Giusti F., 1996 - Prima segnalazione di Gregorioscala sarsi (Kobelt, 1903) per il Mar Mediterraneo e ritrovamento di Acirsa cfr. corsicana Nordsieck, 1974 per il Mar Tirreno Settentrionale. La Conchiglia, Roma, 28 (279): 47-49. Smriglio C., Mariottini P. & Calascibetta S., 1999 - Description of a new species of Conidae Fleming, 1822 from the Mediterranean Sea: Conopleura aliena n. sp. Bollettino Malacologico, 34(1-4): 27-32. Mariottini P., Smriglio C. & Oliverio M., 2000 - The Ringicula leptocheila complex, with the description of a new species (Opisthobranchia, Ringiculidae). Bollettino Malacologico, 36(5-8): 71-82. Smriglio C. & Mariottini P., 2000 - Onoba oliverioi n. sp. (Prosobranchia, Rissoidae), a new gastropod from the Mediterranean. Iberus, 18(1): 15-19. Smriglio C. & Mariottini P., 2002 - Lurifax vitreus Warèn & Bouchet, 2001 (Gastropoda, Orbitestellidae), first report from Mediterranean Sea. Bollettino Malacologico, 38: 45-47. |
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Autore: Carlo Smriglio |