La ricerca ha dimostrato che i Leedsichthys diventavano adulti con una dimensione di circa 8-9 metri e che raggiungevano tale dimensione in circa 20 anni, poi proseguivano una crescita più lenta raggiungendo a circa 38 anni di età una lunghezza di circa 16,5 metri (più grandi degli attuali squali balena).
Il progetto di questa ricerca è iniziata a Glasgow con la scoperta e lo scavo di un nuovo esemplare di Leedsichthys che dalle ricerche sembrava essere un’anomalia, in quanto allora si pensava che i vertebrati che si cibavano del plankton non fossero più grandi di 50 cm. Il professor Liston che guidava lo scavo a Peterborough, Inghilterra, inizia quindi una revisione dei resti fino ad allora conservati di Leedsichthys in concomitanza allo scavo del nuovo esemplare in corso.
Il professor Liston afferma: “ L’esistenza di questi grandi pesci ossei che si cibavano di plankton ed erano filtratori delle particelle in sospensione nei mari di quel periodo è un dato significativo importante del cambiamento degli oceani e del plankton del Giurassico. E’ una “pistola fumante” o prova che qualche cosa di commestibile è apparso e forse in relazione a piccolo crostacei chiamati copepodi. Questo comporta implicazioni per la nostra conoscenza riguardante la produttività degli oceani moderni, e come tale produttività si sia modificata nel tempo”.
I ricercatori hanno anche studiato alcune strutture del Leedsichthys quali tipo le branchie che hanno permesso a tale animale di crescere a tali dimensioni.
Il professor Liston dichiara: “ Uno degli aspetti realmente affascinati di questa specie è che sembra aver sviluppato una struttura a maglia unica sulle sue branchie che aiuterebbe a filtrare il plankton dall’acqua di mare, struttura raramente conservata allo stato fossile in quanto molto delicata, che assomiglia alla struttura a nido d’ape di un alveare. Funzionava come una rete di pesca per plankton e doveva essere molto efficace, date le gigantesche dimensioni dell’animale che le possedeva. Questa struttura è molto diversa da quella posseduta dagli attuali balene e pesci cartilaginei anch’essi filtratori del plankton marino attuale”.
Fonte
Liston, J., Newbrey, M., Challands, T., and Adams, C. (2013) Growth, age and size of the Jurassic pachycormid Leedsichthys problematicus (Osteichthyes: Actinopterygii) in: Arratia, G, Schultze, H and Wilson, M (eds.) Mesozoic Fishes 5 – Global Diversity and Evolution. Verlag Dr.Friedrich Pfeil, München, Germany, pp. 145-175. ISBN 9783899371598 Publication date: 22 July 2013