Una nuova ricerca identifica pesci ossei lunghi fino a 16 metri del Giurassico

Nicola Antonio Cosanni 25 Lug 2013

Una ricerca della Bristol University suggerisce che durante il Giurassico (165 milioni di anni fa) esistevano pesci ossei lunghi fino a 16 metri

Giganteschi pesci che si cibavano di plankton colonizzavano i mari di 160 milioni di anni fa, e che insieme ai Dinosauri sono scomparsi 65 milioni di anni fa, soppiantati successivamente dalle grandi balene e squali che si cibano ancora oggi di plankton marino. La domanda per gli scienziati era: Quanto grandi erano tali pesci giganti? Una nuova ricerca suggerisce che potessero avere dimensioni comprese fra i 12 ed i 16 metri.

Gli animali attuali che si cibano di plankton sono oggi i vertebrati  più grandi della Terra. La prima specie di pesce fossile simile a tali animali scoperta era un pesce chiamato “Leedsichthys” che viveva nel Giurassico medio circa 165 milioni di anni fa. Questa specie era una sorta di pioniere della nicchia ecologica oggi occupata dai mammiferi (balene) e dai pesci cartilaginei (mante, squali balena, ecc…) ma solo una dato era sconosciuto. Quali dimensioni tali specie raggiungeva? Questo almeno era la questione fino ad oggi rimasta insoluta.

Il professore Jeff Liston della University of Kunming in China e la University of Bristol’s School of Earth Sciences diccono: “ Le parti osse di Leedsichthys sono rare e male conservate. Tutte le stime fatte finora di dimensione o crescita erano approssimative e dedotte da ipotesi non supportate da dati. Sonop stati esaminati una vasta gamma di reperti, non solo le ossa, ma anche parti anatomiche conservate di resti molli, che mostrano strutture simili agli anelli di crescita, in modo da ricavare l’età dei vari reperti esaminati, e quindi ricavare dati correlati dimensione-età e stime di crescita”.

 

La ricerca ha dimostrato che i Leedsichthys diventavano adulti con una dimensione di circa 8-9 metri e che raggiungevano tale dimensione in circa 20 anni, poi proseguivano una crescita più lenta raggiungendo a circa 38 anni di età una lunghezza di circa 16,5 metri (più grandi degli attuali squali balena).

 

Il progetto di questa ricerca è iniziata a Glasgow con la scoperta e lo scavo di un nuovo esemplare di Leedsichthys che dalle ricerche sembrava essere un’anomalia, in quanto allora si pensava che i vertebrati che si cibavano del plankton non fossero più grandi di 50 cm. Il professor Liston che guidava lo scavo a Peterborough, Inghilterra, inizia quindi una revisione dei resti fino ad allora conservati di Leedsichthys in concomitanza allo scavo del nuovo esemplare in corso.

Il professor Liston afferma: “ L’esistenza di questi grandi pesci ossei che si cibavano di plankton ed erano filtratori delle particelle in sospensione nei mari di quel periodo è un dato significativo importante del cambiamento degli oceani e del plankton del Giurassico. E’ una “pistola fumante” o prova che qualche cosa di commestibile è apparso e forse in relazione a piccolo crostacei chiamati copepodi. Questo comporta implicazioni per la nostra conoscenza riguardante la produttività degli oceani moderni, e come tale produttività si sia modificata nel tempo”.

I ricercatori hanno anche studiato alcune strutture del Leedsichthys quali tipo le branchie che hanno permesso a tale animale di crescere a tali dimensioni.

Il professor Liston dichiara: “ Uno degli aspetti realmente affascinati di questa specie è che sembra aver sviluppato una struttura a maglia unica sulle sue branchie che aiuterebbe a filtrare il plankton dall’acqua di mare, struttura raramente conservata allo stato fossile in quanto molto delicata, che assomiglia alla struttura a nido d’ape di un alveare. Funzionava come una rete di pesca per plankton e doveva essere molto efficace, date le gigantesche dimensioni dell’animale che le possedeva. Questa struttura è molto diversa da quella posseduta dagli attuali balene e pesci cartilaginei anch’essi filtratori del plankton marino attuale”.

Fonte

 

Liston, J., Newbrey, M., Challands, T., and Adams, C. (2013) Growth, age and size of the Jurassic pachycormid Leedsichthys problematicus (Osteichthyes: Actinopterygii) in: Arratia, G, Schultze, H and Wilson, M (eds.) Mesozoic Fishes 5 – Global Diversity and Evolution. Verlag Dr.Friedrich Pfeil, München, Germany, pp. 145-175. ISBN 9783899371598 Publication date: 22 July 2013

Ultima modifica il Giovedì, 25 Luglio 2013 13:18
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