Un team di ricerca internazionale, tra cui l'Università di Bonn descrive un mammifero enigmatico che è vissuto circa 165 milioni di anni e poi si estinse. Alcune strutture sui suoi denti rivelano una specializzazione negli alimenti vegetali. Con la sua soffice pelliccia, l'animale risultava essere tenero, ma sulle zampe posteriori, possedeva probabili difese tossiche o velenose. Nulla faceva pensare all’identikit di un animale “carino”. I paleontologi dell’universita’ di Bonn, in Germania, hanno ricostruito le fattezze di un fossile pubblicato in uno studio su ‘Nature’. Hanno così descritto per la prima volta le fattezze di un mammifero vissuto 165 milioni di anni fa, il ‘Megaconus Mammaliaformis’. Tale fossile possedeva due denti davanti grandi e minacciosi e la corporatura simile a quella di un topo. Finora la sola cosa che si conosceva di lui erano i denti dotati di poderose cuspidi, che portava ad una ricostruzione del suo aspetto ben piu’ minaccioso.
Invece il Megaconus era un animaletto minuto e assomigliava più ad un ratto o a uno scoiattolo. Il ritratto, disegnato da Thomas Martin ed i suoi colleghi dell’ateneo di Bonn, con la collaborazione dei ricercatori della Shenyang Normal University (Cina) e dell’universita’ di Chicago, si è basato su di un fossile scoperto nel Nordest della Cina, di uno scheletro perfettamente conservato appartenuto al misterioso animale. Secondo gli autori dello studio, il Megaconus, probabilmente onnivoro, non era in grado di saltare sugli alberi da un ramo all’altro. Limite che lo avrebbe reso una facile preda, portandolo all’estinzione, nonostante le sue zampe posteriori fossero dotate di speroni collegati, a quanto sembra, a ghiandole velenose.
Link
http://www.abendblatt.de/ratgeber/wissen/article118804671/Megaconus-mammaliaformis-Ein-Saeugetier-mit-giftigen-Dornen.html
http://www3.uni-bonn.de/Pressemitteilungen/179-2013
http://www.sci-news.com/paleontology/science-megaconus-proto-mammal-01295.html
Foto
(c) A.M. Isch, University of Chicago
Nicola A. Cosanni