Il superamento della Infibulazione a Merka (Somalia): il programma di Mana Sultan Abdurahman Ali Isse (Merka 1953-2007)

Biografia

Mana è figlia del sultano di Merka, la sua città natale, situata circa 200 Km a sud di Mogadiscio ; il titolo nobiliare che porta non  ha valore per la Somalia attuale, se non per la sua gente che ricorda ancora i grandi benefici ottenuti da suo padre, che le ha trasferito non il titolo di sultano (che non può essere dato ad una donna), ma il suo ruolo carismatico presso la popolazione.
E’ arrivata a Roma  negli anni della diaspora somala, quando gli oppositori di Siad Barre erano costretti ad abbandonare il  Paese. Nel 1991 è stata sorpresa dallo scoppio della guerra che ha potuto seguire in tutta la sua drammaticità attraverso i media; dopo un anno, ritorna in Somalia con l’intento di poter essere utile al suo paese, lasciando a Roma la sua stessa figlia.

Inizia così la sua collaborazione con l’ONG Acqua per la Vita (WFL), fondata nel 1987 dal Prof. Elio Sommavilla, con il fine primario di poter contribuire all’irrigazione e fertilizzazione dei campi; con la guerra l’ONG cominciò ad occuparsi anche della raccolta e della distribuzione di aiuti umanitari. Vicino a Merka, viene creato il Villaggio di Ayuub, dove raccogliere i bambini orfani e le donne rimaste vedove a causa delle vicissitudini belliche.
Un infarto nel 2007 a Merka, ha  drammaticamente interrotto sua attività.

 

 

Attività sociale

Parallelamente, Mana ha fondato la Ayuub Organization, un’associazione femminile che si occupa sempre donne e dei loro bambini in difficoltà; ivi compresa la lotta contro l’infibulazione (I.).
Dal 1996 ha svolto il suo Progetto contro l’I. nel Basso Scebelli, proponendo stadi successivi di interventi sempre meno cruenti e invasivi sulle bambine; in 10 anni, essa ottiene con la celebrazione della sola festa della circoncisione la sospensione dell’I. Non si tratta ancora di eradicazione, solo il tempo potrà confermare che la sospensione sia diventata eliminazione (Mana Sultan Abdurahman  Ali  Isse & P. Grassivaro Gallo, 2005).
Oltre alla proposta di attenuazione, il progetto di Mana prevedeva tutta una serie di iniziative di sostegno per le donne (potenzialmente madri di bambine a rischio). Mana ha così realizzato corsi di cucito, di lavori tradizionali con la paglia, con le perle etc.; durante queste attività si tenevano discussioni sull’I.: casi di sequele, operatrici che trasferivano esperienze di interventi genitali falliti, donne intatte che raccontavano la riuscita della loro vita, etc.

 

 

Negli ultimi anni Mana aveva esteso il suo Progetto, attivando un’iniziativa di prevenzione contro la I., denominata Programma, che prevedeva riunioni con cadenza settimanale- il venerdì giorno di festa- per le donne di Merka, potenzialmente madri di bambine a rischio di I.
Questa esperienza, registrata su video-cassetta nel 2007 in lingua somala, corredata da un commento esplicativo in italiano, è stata inviata  da Mana alla rappresentante del WFL di Ferrara dr.ssa MC Turrini, che gentilmente ce l’ha trasferita, su sollecitazione di Mana stessa; così abbiamo potuto farne oggetto di analisi a Padova, presso il Working Group on FGM.
Il commento in italiano ci ha permesso di ricostruire l’intera sequenza di una giornata di festa,  dedicata al Programma.
Essa comprende:

  • una preghiera collettiva delle donne di Merka ad Allah, per essere liberate dall’I.;
  • la conferenza di una speaker, finalizzata alla dissuasione delle donne convenute dall’I.;
  • un momento interlocutorio di discussione con donne, che testimoniano esperienze di vita sull’I.;
  • non manca anche una frugale refezione con somministrazione di tè e cereali abbrustoliti;
Infine, al calar della sera il Programma si chiude e le donne rientrano a casa con  l’impegno di trasferire l’esperienza condivisa nel loro villaggio.

Il Programma di Mana è stato evidentemente preceduto da una fase preparatoria che ha previsto:
  • la scelta e aggiornamento delle speakers, probabilmente reperite tra le “umulisse”, cioè le operatrici tradizionali, addestrate da M. per attuare la dissuasione dell’I. alle giovani madri. Nel filmato se ne distinguono 4/5, utilizzate sia per la conferenza, come per guidare la preghiera  corale delle donne;
  • l’allestimento grafico del materiale didattico (cartelloni, striscioni etc.) per visualizzare gli slogans mediatici; essenziali alla memorizzazione del messaggio tra una popolazione sostanzialmente analfabeta;
  • la composizione di una canzone “ad hoc”, che potesse costituire il supporto di trasferimento orale del messaggio contro l’I.; strumento efficace, per donne abituate al “passa parola” (il tam-tam della boscaglia);
  • il reperimento di donne con un vissuto di I. particolarmente significativo, da raccontare : le “testimonials”;
  • la disponibilità di alcune risorse di base, indispensabili per organizzare  un frugale accoglimento alle donne. Si tenga presente che il Programma dura l’intera giornata e si svolge all’aperto o sotto tende di tela.

Concludendo, il lavoro di analisi ed elaborazione dell’intero Programma di Mana è ancora in corso, a Padova. E’ stata elaborata in un video-clip solo la fase dedicata alla “Conferenza  alle Donne”, che abbiamo scelto come esemplare. (All’analisi e commento della stessa ha partecipato la Dr.ssa S. Busatta che ne ha curato anche la traduzione in lingua inglese).

Dal punto di vista metodologico, il contenuto della video-cassetta è stato:

  • riversato in CD, con l’aiuto di M. Trevisan, del personale tecnico del Dipt. di Psicol. Gen.;
  • tradotto dal somalo, con l’aiuto del Dr. Mohamed Scek Nur (Alì) e Sara Ahmed Qali;
  • sono state inserite didascalie esplicative in italiano (ed inglese), per poter essere proiettato  in occasioni scientifiche in Italia e all’estero (S.Busatta & P.Grassivaro Gallo, 2008; P. Grassivaro Gallo, 2008).
L’analisi compiuta a Padova è stata oggetto della tesi di Laurea in Psicologia della Dott.ssa Lia Schiavone, di origine etiopica da parte di madre (AA. 2007/8). Allo svolgimento della stessa ha contribuito la Dott.ssa S. Busatta, antropologa sociale che occasionalmente collabora con il nostro gruppo.
              

Riferimenti bibliografici

  • Mana Sultan Abdurahman Ali Isse & P. Grassivaro Gallo 1996-2005: dieci anni del rito alternativo di Merka (Somalia): da Sunna Gudnin a Gudnin Usub  (il rito nuovo). Abstract Scienzaonline,17/03/05
  • L. Schiavone  Mana Sultan Abdurahman Ali Isse: iniziativa di prevenzione dell’infibulazione a Merka (Somalia). Tesi di laurea in Psicologia. Università di Padova, AA. 2007/8.
  • S.Busatta & P.Grassivaro Gallo Performing the Eradication of Infibulation: Mana Sultan Abdurahman Isse at Merka, Somalia. Programme & Syllabus of Abstracts, p.2,                                 Xth International Symposium on Circumcision, Genital Integrity, and Human Rights. Univ. of Keele, UK, 4-6 sept 2008.
  • P. Grassivaro Gallo  Mana Sultan Abdurahman Ali Isse, 2007: The Prevention of Infibulation in the Lower Scebelli (Somalia) (Video). Xth International Symposium on Circumcision, Genital Integrity, and Human Rights. Univ. of Keele, UK, 4-6 sept 2008.

Pia Grassivaro Gallo

Padua Working Group on FGM  Diptm. Psicol. Gen. Univ. di Pd
 

Ultima modifica il Mercoledì, 09 Settembre 2009 10:26
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