Se nell'uomo, per evidenti limitazioni legate alla privacy, questo meccanismo non è mai stato indagato, la presenza della Mimica Facciale Rapida è stata invece dimostrata sempre dalle ricercatrici dell’ateneo pisano in altre grandi scimmie (scimpanzé e gorilla), ma solo durante l’attività di gioco. Grazie ai bonobo è stato invece possibile per la prima volta studiare la mimica facciale nel contesto sessuale. Da questo punto di vista i bonobo si sono dimostrati un'ottima specie modello anche perché il sesso, con contatti sia eterosessuali che omosessuali femminili, non ha solo una funzione riproduttiva ma anche sociale, finalizzata alla creazione e al consolidamento delle relazioni tra specifici membri del gruppo.
“I vantaggi del prolungamento dei contatti sessuali sono vari - conclude Palagi – fra i benefici indiretti del comportamento omosessuale femminile c’è infatti il rafforzamento dei legami sociali e delle alleanze in modo da avere una priorità di accesso alle risorse, fra i benefici diretti del comportamento eterosessuale c’è invece una maggiore probabilità dei maschi di fecondare le femmine”.
Elisabetta Palagi e Giada Cordoni da più di 20 anni svolgono attività di ricerca in campo etologico-cognitivo su animali sociali, in particolare primati (umani e non). Il loro interesse si è focalizzato sul comportamento ludico, sessuale, aggressivo e post-conflittuale e sul contagio emotivo e fenomeni di mimica alla base dei processi empatici.
Link articolo scientifico:
https://www.nature.com/articles/s41598-020-75790-3