Tanti anni fa, quando non esistevano le medicine , le acque termali erano i rimedi più usati per la cura di tante diverse malattie, e ciò non solo per una tradizione millenaria (già Plinio il Vecchio affermava che “Le Terme sono della medicina la parte migliore”), ma per la loro sperimentata efficacia. Un tempo quindi, laddove la medicina non sapeva dove trovare rimedio, la cura e la riabilitazione di un malato passavano necessariamente per le terme, e sappiamo che di tali cure si sono avvalsi tanti personaggi della musica, come per esempio fecero il grande Beethoven, che cercò di alleviare con dei bagni di acqua termale le proprie sofferenze, dalla sordità alla malattia epatica che lo finì, e anche Giuseppe Verdi e Ruggero Leoncavallo (il quale considerava le Terme di Montecatini il luogo ideale per le proprie creazioni). Ancora oggi, nonostante la grande diffusione dei farmaci di sintesi, le cure termali risultano avere una grande validità, tant’è che la medicina tradizionale le ammette tra le cure dispensabili per parecchi tipi di patologie, oltre che consigliarle a tutti coloro tengano al benessere del proprio organismo.
E. proprio in virtù di una tale tradizione ed esperienza, è nata “La casa della musica” di Porretta Terme, sita nel bolognese, a metà strada fra le città di Bologna e Pistoia, il primo centro termale dedicato ai musicisti sofferenti e a quelli che, a causa della loro professione, vogliano prevenire, curare o riabilitare le patologie frutto del loro lavoro, come in tempi recenti hanno fatto cantanti come Toti Dal Monte e Gino Bechi, i quali hanno curato lì i loro gorgheggi a suon di acque sulfuree e salsobromoiodiche. Perché proprio i musicisti? Il motivo è da ricercarsi nelle varie patologie che interessano questa fascia di lavoratori, troppo spesso sottoposti a stress per i continui sforzi e le emozioni, così che anche i normali stati d’animo sono per loro molto accentuati, con risvolti a volte anche drammatici, per non parlare delle sollecitazioni continue cui il corpo è sottoposto, così che per loro non è raro incorrere in patologie osteoarticolari o muscolari , o anche dermatiti, allergie e raucedini Nei musicisti infatti mente e corpo sono in continua tensione, sia al momento dell’atto artistico sia nei momenti appena precedenti che nei lunghi periodi di studio, così che la loro bellissima professione può diventare difficile da mantenere indenne da declini e problemi di origine fisica e psicologica. Così fisiatri, ortopedici, otorinolaringoiatri, pneumologi, chirurghi vascolari, psicologi e terapisti della riabilitazione, concordano sull’efficacia delle cure termali, che sono varie e specifiche a secondo della patologia interessata.
La gamma dei trattamenti utilizzati è invero varia: fanghi, bagni in piscina termale o in vasca con ozono, idromassaggio, microbolle, percorsi vascolari, cure inalatorie ed insufflazioni endotimpaniche, trattamenti per regolare la funzionalità dell'apparato digerente e del fegato (quali cure idropiniche e docce rettali), massaggi di svariati tipi, sedute di rilassamento in palestra e in piscina, ginnastica nel parco termale (in estate) cui si aggiungono le tecniche riabilitative delle varie funzioni motoria, respiratoria, vascolare, uditiva, gastroenterica, tutte cure vantaggiose, piacevoli e senza controindicazioni, studiate e messe a punto proprio dagli specialisti delle Terme di Porretta.
Insomma, le terme sono una vera “medicina della musica”, ed è bene ricordarlo.
Marina Pinto