Secondo alcuni ricercatori dell’Università di Oxford, responsabile del mancinismo è un gene, esattamente quello denominato LRRTM1, il quale deciderebbe quale emisfero del cervello si debba predisporre il controllo di alcune specifiche attività, come quelle motorie e del linguaggio.
Dagli studi effettuati sappiamo che la tendenza ad usare la mano sinistra è dovuta ad una prevalenza dell’uso dell’emisfero destro del cervello, laddove sono localizzati i centri che regolano le funzioni visuo-percettivo-spaziali, quelle musicali e del pensiero intuitivo sintetico, così che, oltre che per l’uso abituale della mano sinistra, i mancini si distinguono dai destrorsi per intuito e creatività. Oggi abbiamo ben chiaro che tutto ciò non costituisce affatto una minorazione, ma è solo una caratteristica meno frequente rispetto al destrismo.
Del resto i mancini se la cavano bene in tutto, dallo scrivere al guidare al suonare uno strumento, campo i cui il mancinismo non è dato proprio a vedere. La storia ci racconta di moltissimi personaggi mancini di seria levatura intellettuale e certo non poco geniale: tanto per citarne alcuni, Leonardo da Vinci, Pablo Picasso, Albert Einstein, Napoleone Bonaparte, e nella musica alcuni dei più grandi compositori lo erano, come Carl Philipp Emanuel Bach (uno dei figli del grande Johann Sebastian), Ludwig van Beethoven, Sergei Rachmaninoff, e - immancabile - Wolfgang Amadeus Mozart.
E ancora fra i musicisti contemporanei ricordiamo Bob Dylan, George Michael, Jimi Hendrix, la cantante Celine Dion, i mitici Beatles Paul McCartney e Ringo Starr, Paul Simon e Phil Collins.
Attenzione quindi: se il vostro bambino usa la sinistra non c'è niente di cui preoccuparsi, anzi, può darsi che la cosa gli porti fortuna.
Marina Pinto