La missione di Phoenix è quella di trivellare il durissimo suolo marziano per raccoglierne campioni alla ricerca di ghiaccio (la massa del pianeta è troppo esigua per trattenere un'atmosfera significativa, e temperatura e pressione atmosferica sono troppo basse per permettere la formazione di acqua in forma liquida alla superficie però è possibile che sotto la superficie, dove pressione e temperatura sono maggiori, possano essere rimaste delle sacche di acqua in grado di aver conservato anche forme di vita elementari).
La zona in cui si è posata è una distesa piatta costellata da qualche ciottolo e priva di grandi rocce e ghiaccio in superficie; è stata, inoltre, confermata la presenza delle fenditure poligonali osservate in passato da altre sonde in orbita attorno al pianeta rosso, simili a quelle che si trovano anche sulla Terra, nelle zone artiche, e che indicano la presenza di terreno ghiacciato ed estremamente compatto: il permafrost.
Due sono gli obiettivi della missione: il primo è lo studio della passata presenza di acqua sul pianeta, necessaria per comprendere i cambiamenti climatici del pianeta; il secondo è la ricerca di zone vivibili sul pianeta.
La regione dove è atterrata Phoenix è troppo fredda per permettere all'acqua di esistere in forma liquida ma ogni 50.000 anni per via delle periodiche modificazioni dell'orbita di Marte la regione diventa abbastanza calda per fondere l'acqua e in queste condizioni se la vita esiste dovrebbe svilupparsi.
Edvige Petraccia
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