Gli scavi della città iniziarono per caso all’inizio del 1700 e nel 1738 il re Carlo di Borbone diede ufficialmente inizio alle esplorazioni dei cunicoli sotterranei.
Le opere ritrovate venivano trasportate nell’Herculanense Museum, ricavato nell’ala del Palazzo Caramanico della Reggia di Portici affinché visitatori di rango e studiosi potessero ammirarli.
A questo periodo risalgono le scoperte del Teatro, della Villa dei Papiri, della Basilica Noniana e dell’Augusteum con le loro imponenti sculture trasferite nel 1822 dall’Herculanense Museum al Palazzo degli Studi a Napoli, che sarebbe diventato il Real Museo Borbonico e quindi, con l’Unità d’Italia, il Museo Archeologico Nazionale di proprietà dello Stato. Oggi, grazie a questa mostra, le opere vengono riunite insieme per essere ammirate dai visitatori.
Successivamente, fra il 1927 e il 1958, fu Amedeo Maiuri che procedette alla grandiosa e sistematica operazione di scavo a cielo aperto, al restauro delle altre opere ritrovate e alla loro esposizione nell’Antiquarium della Casa del Bel Cortile.
La mostra inizia con le figure bronzee di dei, eroi e appartenenti alle dinastie imperiali, per proseguire con i ritratti delle più importanti famiglie ercolanesi che con la loro generosità contribuivano al rinnovamento e all’abbellimento della città, come Marco Nonio Balbo e la sua famiglia e Lucio Mammio Massimo. Bellissime le sculture della Villa dei Papiri, che hanno fatto di questa villa un caso eccezionale nel panorama dell’archeologia italiana, osservatorio privilegiato per la comprensione del ruolo svolto dalla cultura greca presso le classi dominanti della tarda repubblica romana.
Achille e Chirone, affresco, Ercolano, Augusteion
Busto virile (Tolomeo Apione),bronzo, Ercolano, Villa dei Papiri
Testa mulierbe (Berenice), bronzo, Ercolano, Villa dei Papiri
Al primo piano del Museo troviamo gli Albi degli Augustali, liste incise sul marmo, e la ricostruzione dei corpi dei poveri ercolanesi che cercarono di sfuggire invano all’ira del Vesuvio rifugiandosi sulla spiaggia.
L’ultima sezione della mostra è dedicata ai tessuti ritrovati nel Luglio del 2007, nell’ambito dello scavo della Villa dei Papiri e dell’Insula Occidentalis, sulla terrazza del porticato adiacente al grande complesso termale. Per l’occasione vengono esposti anche tessuti provenienti da Ercolano e da Pompei, che fanno parte della raccolta del Museo, ancora sconosciuta al grande pubblico.
La mostra è accompagnata da un prezioso volume edito da Electa.
Cinzia Folcarelli
Ercolano. Tre secoli di scoperte
Museo Archeologico Nazionale di Napoli
16 ottobre 2008 – 30 marzo 2009
Per informazioni: www.electaweb.com