Una nuova Accademia al servizio della cultura medica e delle scienze sanitarie

L’Accademia di Storia dell’Arte sanitaria ha inaugurato il 26 novembre, presso la Sala Alessandrina del Museo Storico Nazionale dell’Arte Sanitaria in prossimità dell’Ospedale di Santo Spirito di Roma, l’Anno Accademico 2010-2011. Una intensa e proficua attività culturale e scientifica nel campo della medicina che l’Accademia svolge sin dal 1920, anno della sua fondazione, anche attraverso la custodia del Museo Nazionale di Storia dell’Arte Sanitaria, uno dei più importanti a livello mondiale.
In questi ultimi anni, obiettivo prioritario dell’Accademia è stato quello di rinnovare i suoi rapporti di collaborazione con le Università e con altre organizzazioni scientifiche del settore della Salute, della Medicina e delle altre discipline affini come bioetica, antropologia, sociologia.

Proprio all’interno di questo intenso programma di rilancio culturale e scientifico, il Presidente dell’Accademia Prof. Gianni Iacovelli ha voluto dedicare il 90° Anno Accademico alla vita e alle opere di Giovanni Maria Lancisi, illustre medico del ‘700, archiatra pontificio e docente di anatomia all’Università La Sapienza di Roma, la cui cattedra per le lezioni è ancora custodita in una delle sale del Museo Storico Nazionale.
Dopo il saluto della senatrice Maria Pia Garavaglia, che ha rimarcato l’importanza di questa istituzione sia dal punto di vista educativo sia formativo soprattutto per i giovani, il Prof. Iacovelli ha illustrato il progetto di ‘Una nuova Accademia al servizio della cultura medica e delle scienze sanitarie’.


Elemento centrale della cerimonia è stata la prolusione della Prof.ssa Luciana Rita Angeletti, docente di storia della medicina alla Sapienza’che ha voluto inquadrare la figura del Lancisi all’interno dell’ambiente medico della Roma del tempo e in particolare riguardo alla pratica clinica,universitaria e accademica.
“Un momento felice per la capitale della cristianità”, spiega il Presidente dell’Accademia, “Papi illustri richiamarono a Roma medici di chiara fama e scienziati di valore come il giovane Giorgio Baglivi, che nei pochi anni di vita (morì a 39 anni), svolse la sua sfolgorante attività in ogni campo della medicina, o il vecchio Marcello Malpighi, il più celebre scienziato del tempo, che venne chiamato nel 1691 da Bologna come archiatra di papa Innocenzo XII. Alla sua morte, nel 1694, il Baglivi ne effettuò l’autopsia, come si evince dal testo autografo ‘Historia morbi et sectionis cadaveri Marcelli Malpighi Archiatri Pontificii’”, esposto nella mostra documentaria allestita per l’occasione all’entrata della Sala Alessandrina.

La cerimonia continua con il conferimento del titolo di Socio Onorario, ‘medici per la pace’, al rabbino capo di Roma, dott. Riccardo Di Segni come omaggio alla cultura storica e alla sua personalità. Il Presidente Iacovelli ha ricordato per l’occasione la figura del padre del Rabbino Di Segni, già membro e amministratore dell’Accademia. “tranne per un periodo”, riferisce commosso Di Segni, “quando a causa delle leggi razziali venne radiato”. E “grato di questa amicizia”, ribadisce ancora una volta l’importanza dell’incontro e del dialogo fra culture differenti.
Infine il conferimento del premio ‘Umanizzazione della Medicina’ al Presidente dell’Organizzazione Mondiale per la Pace, dott. Carlos Peralta, quale riconoscimento per il fortissimo valore morale.

 

Silvia Mattoni

 

Ultima modifica il Mercoledì, 09 Marzo 2011 13:23
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