Altra immagine di James Barry Dapprima solo come aiuto, ma ben presto nominato chirurgo titolare, Barry prestò servizio presso vari Reggimenti, finché, a partire dagli anni Venti, ricevette diverse destinazioni al di fuori dei confini nazionali. Il primo di tali incarichi fu a Città del Capo, dove le brillanti doti professionali e umane del giovane medico ebbero modo di esplicarsi ed essere apprezzate. Durante la permanenza in quella località, Barry effettuò interessanti esperimenti sull'asserita efficacia terapeutica di alcune piante locali nei confronti della sifilide e sulla possibilità di evitare la corrosione delle condutture dell'acqua potabile. Si adoperò per migliorare le condizioni dei soldati di stanza nelle guarnigioni inglesi in Sud Africa, per dare un'assistenza decorosa ai lebbrosi locali e per impedire che venissero poste in vendita - come spesso avveniva - preparazioni mediche di scadente qualità.
Di grande abilità chirurgica, nel 1826 realizzò quello che è ritenuto il primo parto cesareo compiuto in Sud Africa (e uno dei primi al mondo), al quale sopravvissero sia la madre sia il neonato. Successivamente prestò servizio a Malta, dove si distinse prodigandosi durante un'epidemia di colera e fu per questo che, ormai scalati i gradi più alti della carriera militare, ricevette la nomina più prestigiosa, quella a Ispettore Generale degli ospedali militari inglesi. Fu inviato poi in Crimea, in Inghilterra, in Canada.
Di modi solitamente cortesi e gentili, Barry diventava rude e intransigente solo quando si trattava di difendere l'onore militare e il buon nome del Regno Unito. Famoso rimase, a questo proposito, uno scontro avuto con Florence Nightingale, poco dopo che questa aveva pubblicato le sue Note sulla situazione sanitaria dei militari inglesi in Crimea, nelle quali si esprimevano dure critiche alla gestione dei comandanti e degli ufficiali medici. Incontrata per strada la Nightingale, dominandola dall'alto senza scendere dal suo cavallo e di fronte a un gruppuscolo di soldati, Barry la apostrofò in malo modo rovesciandole addosso una serie di accuse piuttosto pesanti. "Devo dire" ricorderà anni dopo la Nightingale "che [Barry] era la creatura più dura che abbia mai incontrato".
Come si venne a sapere poco dopo la sua morte, avvenuta nel 1865, per tutta la vita James Barry aveva tenacemente nascosto un drammatico segreto, dei più ardui che si possano immaginare: malgrado tutte le evidenze contrarie, quel medico non era affatto chi diceva di essere. A gettare i primi sospetti sulla questione furono le donne che si erano occupate di ricomporre la salma per la sepoltura. A detta di una di loro il corpo di James Barry aveva inconfondibili forme femminili e, dunque, l'individuo che per tutta la vita era stato creduto e si era comportato da uomo era in realtà una donna.
L'affermazione era troppo sconvolgente per essere accettata con tranquillità. I primi a risentirsene e a respingerla con fermezza furono gli alti gradi dell'esercito e i colleghi militari di Barry, che avrebbero perso completamente credibilità se avessero ammesso di essere stati inermi vittime di una tale mistificazione. Ma a non voler credere alla "nuova" identità del chirurgo furono anche vari esponenti del mondo medico inglese, che non potevano arrendersi né all'enormità del mancato riconoscimento di Barry né all'eventualità che una donna potesse eguagliarli o addirittura superarli in abilità professionale.
Le verifiche tentate dagli ambienti militari e, in proprio, da alcune riviste mediche condussero alla conclusione inevitabile che Barry era stato/a effettivamente una donna. Alcuni vecchi commilitoni, pressati dalle richieste, confessarono allora di aver saputo da tempo qual era il vero sesso della persona, scoperto durante una visita fattale mentre era malata di febbre gialla, ma di aver sempre taciuto per onorare una promessa di silenzio formulata all'epoca. Altri dissero di aver sempre nutrito forti dubbi a causa dei comportamenti non proprio maschili di Barry e del fatto di non aver mai visto, sul suo volto, tracce di barba o baffi. Altri ancora infine, a "conferma" della femminilità di Barry, insinuarono sospetti sulla rapidità con cui aveva fatto carriera nell'esercito.
Nessuno o quasi seppe spiegare comunque i motivi di tanto inganno. Probabilmente - ma è solo una supposizione - la giovane Barry (di cui non è mai stato individuato il vero nome) si trovò sospinta agli studi da Lord Buchan, un acceso sostenitore assieme a Francisco de Miranda dell'educazione alle donne, e scoprì così la sua tenace passione per la medicina. Rendendosi conto tuttavia che la società non era ancora disposta ad accettare una donna medico, e non volendo arrendersi alle circostanze, la Barry potrebbe aver deciso di nascondere la sua vera identità per potersi dedicare liberamente alla professione.
Se le cose andarono così, questa sarebbe una spiegazione ragionevole all'apparente irragionevolezza di un inganno durato per un'intera vita. Non sapremo mai, comunque, quanto tutto ciò possa essere costato alla Barry, in termini di impegno fisico e psichico, e se e quanto la sua scelta l'abbia costretta a reprimere i suoi istinti naturali. Rimane in primo piano, in questa storia, il sospetto di un ardente desiderio d'esser medico, che ha sopraffatto ogni altro aspetto dell'esistenza di una persona non lasciando spazio per nient'altro, nemmeno per il nucleo essenziale dell'identità.
È solo il caso di aggiungere, a completamento di questi cenni storici, due brevi notazioni. Innanzi tutto che se i contemporanei di Barry avessero avuto qualche sospetto in più o non fossero stati inglesi avrebbero forse potuto scoprire tutta la faccenda già diversi anni prima del 1865, perché ne aveva parlato il Conte di Las Casas in un interessante Diario della vita privata e delle conversazioni dell'Imperatore Napoleone a Sant'Elena, affermando che il 20 gennaio del 1817 aveva "ricevuto la visita di uno dei capitani di stazione a S. Elena, che conoscendo lo stato di salute di mio figlio, aveva portato con sé un medico.
Questo fu un atto di cortesia da parte sua, ma le presentazioni causarono per qualche momento uno strano equivoco. Io scambiai infatti il medico amico del capitano per suo figlio o nipote. Il medico che mi fu presentato era un giovane di 18 anni con l'aspetto, i modi e la voce di una donna. Ma il signor Barry (questo era il suo nome) mi venne descritto come un fenomeno assoluto. Fui informato infatti che si era diplomato a 13 anni, dopo il più rigido degli esami, e che aveva prodigato cure straordinarie a Città del Capo".
Va aggiunto infine che la prima donna a tentare di iscriversi formalmente in un'università inglese fu nel 1856 una certa Jessie Meriton White, cui venne comunque rifiutato l'ingresso al Royal College of Surgeons di Londra, mentre la prima a laurearsi davvero fu Elizabeth Garret soltanto nel 1861.
Autore: Massimo Biondi