Goffredo Mameli e la Repubblica Romana del 1849

L’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria
inaugura l’anno accademico 2009-2010

Con l’approssimarsi delle celebrazioni per il 150°anniversario dell’unità d’Italia, l’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria ha voluto dedicare al tema ‘Goffredo Mameli e la Repubblica Romana del 1849’ la cerimonia inaugurale dell’Anno Accademico 2009-2010 (nell’ottantanovesimo anno  dalla sua Fondazione) che si è tenuta il 18 marzo a Roma presso la Sala Alessandrina, all’interno del Museo storico dell’Arte Sanitaria del Complesso Monumentale di Santo Spirito.

Per l’occasione è stata data anche adeguata sistemazione ad un cimelio, da tempo in possesso del Museo, rappresentato dalla lastra di marmo sulla quale fu deposto il corpo esanime di Goffredo Mameli, deceduto in seguito all’amputazione di una gamba per una ferita ricevuta durante la battaglia per la Repubblica Romana.  

Sin dalla sua fondazione, nel 1920, l’Istituto Storico Italiano dell’Arte Sanitaria’, poi ‘Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria’, si è particolarmente dedicato non solo ad accrescere e valorizzare la raccolta del museo, dell’archivio e della biblioteca già esistenti, ma anche alla pubblicazione degli atti e memorie dell’Accademia.

“Le passate esperienze e i progressi compiuti nella cura delle malattie e delle infermità”, spiega il Prof. Gianni Iacovelli, storico della medicina e Presidente dell’Accademia, “sono patrimonio prezioso e stimolo per la capacità razionale dell’uomo continuamente alla  ricerca di strumenti e rimedi utili per una sana sopravvivenza in un armonioso ed equilibrato benessere, che soddisfi, integrandoli, personali desideri, esigenze ed attese sia fisiche che spirituali. Un principio di tutela della vita individuale e di sopravvivenza della specie che resta patrimonio congenito della razza umana a prescindere da ogni conflittualità politica, religiosa ed economica”.

 

 

Negli ultimi mesi dello scorso anno l’Accademia ha eletto i suoi nuovi organi direttivi che, con l’occasione offerta dall’inaugurazione dell’Anno Accademico, intendono affermare anche la volontà di un futuro impegno accademico aperto al rinnovamento formativo e culturale della Sanità del 2000, allargando i suoi orizzonti al più moderno concetto di ‘salute’.

A tale scopo, è stato redatto su indicazioni del Presidente, un ‘numero unico’ dedicato proprio al tema dell’evento risorgimentale che raccoglie il contributo di alcuni accademici e che vuole anticipare la regolare ripresa della pubblicazione degli ‘Atti e memorie dell’Accademia di Storia dell’arte sanitaria’ come ‘nuova pubblicazione’ per una ‘Nuova Accademia’.

 

 

“L’appuntamento del 18 marzo vuole essere preludio ad altri incontri, convegni e iniziative con argomenti sanitari, scientifici e culturali proposti da Accademici e studiosi, ricercatori ed esperti delle varie discipline e specializzazioni che si interessano di sanità e di salute”, prosegue il Presidente dell’Accademia.

Per tale motivo è intenzione dell’Accademia celebrare nel 2011, con i 150 anni dell’unità d’Italia, i suoi cento anni di attività, allestendo una mostra in grado di ripercorrere i progressi della medicina in quest’ultimo periodo storico.

Dopo i saluti del ministro per le Politiche Europee Andrea Ronchi, del Presidente della Commissione Affari Sociali Giuseppe Palumbo e dei senatori Mariapia Garavaglia e Adriano Bompiani, sono intervenuti alla manifestazione il Presidente Onorario della Società italiana di Storia della Medicina prof. Bruno Zanobio, il Presidente dell’Associazione Mazziniana Italiana prof.  Mario Di Napoli, il professore ordinario di Storia contemporanea Università ‘La Sapienza’ di Roma Giuseppe Monsagrati e il professore ordinario di Storia della Medicina Università  dell’Insubria e Presidente della Società Italiana di Storia della Medicina Giuseppe Armocida.

 

 

Al termine, il Presidente dell’Accademia ha conferito la medaglia d’oro del premio ‘Umanizzazione della medicina’ al Centro Internazionale Radio Medico (C.I.R.M.) e riconoscimenti di benemerenza agli accademici Luigi Gentilini e Giuseppe Salvatore per le attività sanitarie svolte in campo umanitario in Africa.  

Silvia Mattoni
Tecnologo Cnr

 

Ultima modifica il Martedì, 20 Novembre 2012 15:51
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