Il digitale aiuta le donne

In genere quando si parla di digitale si è portati a pensare subito al Pc o al digitale terrestre per la televisione ma qui parliamo d’altro e cioè della mammografia digitale.
Che la mammografia digitale diretta fosse più precisa di quella tradizionale, era cosa già nota e generalmente condivisa dagli esperti del settore, ma la novità, apparsa in questi giorni, è che non solo questa tecnica è più precisa ma sembra che sia anche meno dannosa, infatti, comporterebbe un’esposizione alle radiazioni pari al 22% in meno rispetto a quella tradizionale.
E' quanto dimostra uno studio condotto da Edward Hendrick dell'Università del Colorado a Denver e pubblicato sull'American Journal of Roentgenology
Ormai si sa che la prevenzione è una delle armi più efficaci per combattere il cancro, in particolare il tumore al seno che è da molti anni oggetto di interesse scientifico e mediatico data la sua rilevanza ed incidenza nella società odierna.

 

Questa insistenza verso la ricerca di strumenti sempre più precisi, ha portato già da alcuni anni a costruire il mammografo digitale. E’ stato appurato che con questo strumento è possibile rilevare il 20% in più di tumori,anche in fase precocissima, rispetto alla mammografia tradizionale. Dagli studi è emerso che questi nuovi macchinari sono fondamentali per diagnosticare tumori non ancora invasivi, spesso microscopici, riconoscibili per la presenza di microcalcificazioni che possono passare inosservate con i mammografi tradizionali e ciò consentirebbe alle donne di iniziare i trattamenti con ampio anticipo.

Come nella mammografia analogica, anche in quella digitale il mammogramma è ottenuto impiegando un dispositivo di compressione e un tubo radiogeno. La differenza però c’è perchè nella mammografia digitale la pellicola radiografica è rimpiazzata da un rilevatore (detettore) che assorbe i raggi X trasmessi attraverso la mammella e li tramuta in segnali elettronici e in ultima battuta in pixel, solo che per compiere questa azione il detettore digitale necessita di meno raggi, rispetto a quanto ne servono per una normale “ lastra”.

Una volta raccolti questi segnali vengono appunto, digitalizzati e memorizzati, infine, dai dati ottenuti, si ricava un’immagine digitale, che compare su un monitor ad alta definizione. Questa immagine può, in seguito, essere elaborata, stampata e salvata su supporti digitali come un qualunque file.

Questo nuovo tipo di mammografia presenta anche un’altro tipo di vantaggio in quanto oltre a visualizzare il referto immediatamente sul monitor questo può essere anche trasmesso a distanza per ottenere eventuali consulti .

Tuttavia resta ancora un nodo da sciogliere: cioè il fattore costo, infatti, queste apparecchiature sono più sofisticate ma anche più costose e ciò rappresenta un freno alla loro diffusione; comunque visti i notevoli vantaggi che questa nuova tecnica sembra offrire, speriamo che nel futuro essa si possa diffondere maggiormente.

Un altro traguardo è così stato raggiunto perchè fare un esame con una diminuzione del rischio e un aumento della precisione non può che portare ad un beneficio per le donne che intendono mantenere sotto controllo il proprio stato di salute.

 

Fabiana Dessì

Ultima modifica il Lunedì, 05 Marzo 2012 12:16
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