Sebastian Aristotelis e Karl-Johan Sørensen, della SAGA Space Architects, vivranno all'interno di un pod, progettato da loro stessi, per ben 91 giorni, nella Groenlandia settentrionale, un luogo che riflette il difficile ambiente lunare, comprese le sue temperature gelide. Il pod è ermetico, portatile, pieghevole e autosufficiente ed è stato progettato per non lasciare traccia nell'ambiente.
Il team del progetto di ricerca composto da Patrice Rusconi (docente di psicologia all'Università del Surrey), Konstantin Chterev (alumnus dell'Università del Surrey e capo psicologo dello spazio presso SAGA Space Architects) e Paolo Riva (professore associato presso il Dipartimento di Psicologia all'Università di Milano-Bicocca), studierà giorno per giorno le reazioni e l’adattamento all'isolamento sociale di Sebastian e Karl-Johan.
I ricercatori terranno traccia delle attività quotidiane di Sebastian e Karl-Johan (comprese le loro interazioni) e misureranno le percezioni del tempo degli architetti spaziali, le emozioni (positive e negative), i livelli di soddisfazione dei bisogni psicologici di base (ad esempio autostima, controllo), le intenzioni comportamentali (tendenze aggressive) e le strategie di coping (meccanismi di adattamento e di risposta che una persona può adottare quando si trova in condizioni di stress di varia natura e/o particolarmente conflittuali).Per registrare questi dati, Sebastian e Karl-Johan terranno diari giornalieri e completeranno un questionario di 20 minuti.
I risultati di questo studio potranno aiutare a portare alla luce gli effetti dell'isolamento sociale in ambienti difficili e ci aiuteranno a creare strategie per combatterli, migliorando il benessere psicologico degli astronauti che intraprendono future missioni a lungo termine nello spazio.
«È un grande piacere sviluppare ricerche su un’ambiente estremo come quello lunare, soprattutto in collaborazione con il team di SAGA Space Architects - dice Konstantin Chterev, alumnus dell'Università del Surrey - Sono entusiasta di lavorare con Patrice e Paolo in quella che sarà senz’altro un’affascinante ricerca.»
«Lo studio psicologico degli effetti dell'isolamento sull'essere umano è una ricerca molto attuale e si apre a possibilità di utilizzo anche per altri settori, ad esempio, se pensiamo agli effetti delle misure restrittive adottate in molti paesi come conseguenza della pandemia di Covid-19. - aggiunge Patrice Rusconi, docente di psicologia all’Università del Surrey - È inoltre uno studio che guarda al futuro e fa eco al rinnovato interesse per l'esplorazione dello spazio.»
Paolo Riva, docente di psicologia sociale di Milano-Bicocca, conclude: «Il progetto LUNARK offrirà un'opportunità unica per studiare gli effetti dell'isolamento sociale estremo. Questo studio ci consentirà di esplorare la successione di pensieri, emozioni e strategie che potranno essere utilizzate per gestire i periodi di deprivazione sociale.»