Superare i confini che si presentano. Confini di qualsiasi tipo, siano essi di natura geografica, culturale, intima, umana.
Questo il tema della V Edizione del Festival di Letteratura e Cultura Ebraica che ha aperto i battenti il giorno 8 settembre e che si concluderà il giorno 12.
Cinque giorni nei quali si susseguiranno numerosi eventi che si svolgeranno all'interno del Vecchio Ghetto Demolito di Roma, culla della cultura ebraica occidentale. Il Festival è promosso da Provincia e Comune di Roma, dalla Regione Lazio, dalla Comunità ebraica di Roma e dall'Ambasciata d'Israele in Italia.
Curatori della manifestazione sono Mariella Piattelli, Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelmann che si sono avvalsi della collaborazione di Zètema "progetto cultura" e del Centro di cultura Ebraica.
Come sempre ricco, dinamico e poliedrico il programma di questa edizione del Festival a cui partecipano intellettuali ed artisti internazionali.
Gli appuntamenti, infatti, spaziano dalla scrittura alla musica, dal teatro al cinema, dalle arti figurative allo sport senza trascurare le contaminazioni tra le differenti forme espressive.
La serata di apertura intitolata "Notte della Cabbalà", dedicata alla mistica tradizionale ebraica, è stata assai seguita dai cittadini che hanno affollato le strette vie del Vecchio Ghetto fino alle prime luci dell'alba in una piacevole atmosfera scandita dalla musica di David Broza e Gabriele Coen.
Tra gli eventi in programma per la serata inaugurale del Festival di particolare interesse l'incontro tenutosi all'interno del Palazzo della Cultura tra il giornalista Pierluigi Battista e lo scrittore ed attivista dei diritti umani Marek Halter.