La decisione, per il ministro Gelmini, è un atto dovuto, come ha affermato in audizione alla commissione cultura del Senato: “La scelta di commissariare l'Agenzia spaziale italiana non e' stata una decisione politica ma un atto dovuto in quanto si erano dimessi sei consiglieri di amministrazione”.
Un passaggio legislativo oggetto di controversia, in quanto è il ministro stesso a nominare il CdA dell'ASI, con procedura diversa dal la nomina del presidente. Come peraltro ha ricordato il Presidente dell'ASI in carica, Giovanni Fabrizio Bignami, in una intervista al quotidiano la repubblica: “Sono stato nominato alla presidenza dell`ASI 15 mesi fa, dopo 4 anni alla guida del Centro di studi spaziali sulle radiazioni di Tolosa e di direzione del Consiglio scientifico dell`Agenzia spaziale europea. Mi ha selezionato un comitato indipendente di scienziati e nominato dall`allora ministro della Ricerca Fabio Mussi. Al mio fianco c`erano 7 consiglieri d`amministrazione con cui ho lavorato in maniera spedita, mettendo in orbita 3 satelliti per la prima volta negli ultimi 5 anni. L'arrivo del nuovo governo e qualche pressione hanno spinto 6 consiglieri a presentare le dimissioni, il 5 luglio. Due settimane più tardi il governo ha avviato le procedure di commissariamento, che saranno completate entro la prima settimana di agosto».
Tema di controversia anche il presunto conflitto d'interessi che la nomina di Saggese evidenzierebbe, come ricordato dal senatore PD, Vittoria Franco: “Con un evidente conflitto di interessi, è stato nominato presidente il responsabile del settore spazio di Finmeccanica, che riceve commesse proprio dall'ASI. E' chiaro che l'autonomia dell'Agenzia spaziale italiana è in pericolo''. Secondo le senatrice del Pd, la nomina di Enrico Saggese a presidente dell'ASI è avvenuta ''senza rispettare le norme sugli organismi statutari degli enti e delle agenzie di ricerca, che prevede che sia una commissione costituita da personalità scientifiche di livello nazionale e internazionale a proporre una rosa di nomi nella quale il ministro è poi chiamato a scegliere''. ''L'attuale nomina invece - conclude Vittoria Franco - costituisce un pesante arretramento e consegna di nuovo un'istituzione di ricerca prestigiosa come l'ASI non solo nelle mani della politica ma addirittura del mondo economico''.
Le commissioni parlamentari espresso il loro parere, non vincolante, cederanno il passo al consiglio dei ministri per la ratifica della nomina.
Redazione