Caratterizzazione di alimenti antichi: Analisi lipidica e proteomica dei residui su ceramica di Xiawan
Lyu et al. (2024), in un recente studio pubblicato su Journal of Archaeological Science, hanno compiuto un significativo passo avanti nell'analisi dei residui organici in ceramica antica, combinando due potenti tecniche analitiche: la lipidomica e la proteomica. Attraverso l'esame di frammenti ceramici provenienti dal sito di Xiawan, nella regione del Lago Taihu in Cina, i ricercatori hanno ottenuto un quadro dettagliato delle abitudini alimentari e delle pratiche culinarie di una popolazione vissuta durante il periodo Songze (ca. 5800-5300 BP).
L'analisi lipidica ha rivelato la presenza di una vasta gamma di composti organici, tra cui acidi grassi a catena media e lunga, steroli, alcoli alifatici e isoprenoidi, che rappresentano i "mattoni" costitutivi di grassi, oli e cere. Questi biomarker molecolari hanno permesso di identificare le fonti alimentari utilizzate, distinguendo tra prodotti di origine animale e vegetale. In particolare, sono stati individuati lipidi caratteristici di pesci, mammiferi terrestri e piante, suggerendo una dieta diversificata e adattata alle risorse ambientali disponibili.
In parallelo, l'analisi proteomica ha consentito di identificare specifiche proteine conservate nei residui alimentari, fornendo informazioni più precise sulle specie animali e vegetali consumate. La presenza di proteine caratteristiche di riso e miglio, insieme a quelle di pesci d'acqua dolce e marina, indica una dieta basata su una combinazione di cereali e prodotti ittici.
La sinergia tra lipidomica e proteomica ha permesso di superare i limiti di ciascuna tecnica, fornendo un quadro più completo e accurato delle abitudini alimentari delle popolazioni antiche. Inoltre, l'analisi dei residui organici ha offerto preziose informazioni sulle funzioni dei vasi ceramici, che venivano utilizzati per la cottura, la conservazione e il consumo di alimenti diversi.
Implicazioni e prospettive future
Questo studio pionieristico apre nuove prospettive per la ricerca archeologica, dimostrando come l'analisi dei residui organici possa contribuire a ricostruire aspetti fondamentali della vita quotidiana delle società passate, come l'alimentazione, l'economia e le relazioni sociali.
Future ricerche potranno approfondire i seguenti aspetti:
Origine geografica delle risorse: Analisi isotopiche per determinare la provenienza geografica degli alimenti consumati.
Processi di cottura: Esperimenti di cottura controllata per comprendere meglio la formazione e la conservazione dei residui organici.
Variabilità temporale e spaziale: Confronto tra diversi siti archeologici per individuare trend e variazioni nelle abitudini alimentari.
Interazioni uomo-ambiente: Correlazione tra le diete e le condizioni ambientali per comprendere come le popolazioni si adattavano al proprio territorio.
In conclusione, l'analisi dei residui organici in ceramica rappresenta un campo di ricerca in rapida evoluzione, con un potenziale enorme per la comprensione delle società del passato. Grazie ai continui progressi tecnologici e metodologici, questa disciplina è destinata a fornire nuovi e sorprendenti contributi alla nostra conoscenza della storia umana.
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