Metal Pollution: If It’s In The Air—And Our Iphones—It’ll End Up In Our Bones
In our increasingly industrialized world, what we produce “out there” has a direct impact on what happens in here, inside our bodies. A new study by Hebrew University of Jerusalem (HU) reveals the link between rates of metal production and toxic lead exposure in humans. The research team closely examined human remains from a burial ground in central Italy that was in consecutive use for 12,000 years.
They found that as worldwide lead production began and increased, so, too, did the rates of lead absorption found in people who lived during those time periods—even those not remotely involved in lead production—simply by breathing the air around them. This observation of the toxic effects of metal pollution has wide-reaching implications for public health given the forecasted increase in production of lead and other metals to keep up with manufacturing demands for electronic devices, batteries, solar panels and wind turbines, among others.
Torna alla luce un cippo dell’epoca di Claudio a Piazza Augusto Imperatore Un prezioso tesoro esposto nella Sala Paladino
Un prezioso tesoro esposto nella Sala Paladino
16/07 - 30/09/2021
Museo dell'Ara Pacis, Sala Paladino
Un raro cippo pomeriale di travertino, ritrovato ancora infisso nel terreno, testimonianza della storia e soprattutto dello sviluppo dell’Urbe e del suo ampliamento esposto dal 16 luglio 2021 nella Sala Paladino del Museo dell’Ara Pacis.
È questo il tesoro archeologico riportato alla luce nel corso degli scavi per la realizzazione del progetto di riqualificazione di piazza Augusto Imperatore (vincitore del Concorso internazionale del 2006 e presentato dal gruppo coordinato dall’architetto Francesco Cellini). Il cippo, grazie all'iscrizione, può essere ricondotto con assoluta certezza all’imperatore Claudio e, dunque, all’ampliamento del pomerio da questi effettuato nel 49 d.C., stabilendo il nuovo “limite” - sacro, civile e militare - della città.
Mare, WWF: dalle prime schiuse già 400 tartarughine in Sicilia
Sono 62 i nidi monitorati dal WWF fra Sicilia, Basilicata, Puglia e Calabria, di questi 12 in emersione.
Il network tartarughe del WWF che sensibilizza i turisti e insieme ai volontari risponde in tempo reale e agisce per mettere in sicurezza la specie.
La prima schiusa in Sicilia è iniziata lo scorso 6 agosto ad Avola, in provincia di Siracusa, sotto lo sguardo dei volontari e degli esperti WWF. In questo momento sono ben 8 i nidi in schiusa nella stessa provincia e si contano oltre 400 piccole tartarughine che hanno già conquistato il mare per iniziare la loro vita. L’ultimo nido si è schiuso ieri sera a Sampieri, in provincia di Ragusa e sono già oltre 30 le neonate emerse.
Fra Sicilia, Basilicata, Puglia e Calabria sono in totale 62 i nidi di Caretta caretta gestiti e monitorati dal WWF. Solo in Sicilia se ne contano 34 fra le province di Ragusa e Siracusa (di questi 8 in schiusa e 2 già schiusi). Evento straordinario di quest’anno si è verificato nella spiaggia di Gallina ad Avola: in un lembo di sabbia lungo appena 600 metri i volontari, guidati della biologa e operatrice del progetto Life Euroturtles Oleana Olga Prato, hanno trovato ben 6 nidi. Dalla notte del 14 agosto, sono ben 7 le schiuse avvenute contemporaneamente nella provincia di Siracusa.
New study sheds light on how an autoimmune disorder may underlie male infertility
Lack of autoimmune regulator (AIRE) protein in the thymus can cause damage in reproductive organs and negatively impact male fertility, an experimental study suggests in The American Journal of Pathology
Investigators have found that the absence of autoimmune regulator (Aire) in mice results in fertility problems similar to those affecting men with autoimmune polyendocrine syndrome type I (APS-1). Aire-dependent central tolerance plays a critical role in maintaining male fertility by preventing autoimmune attack against multiple reproductive targets, they report in The American Journal of Pathology.
“Male factors account for a large portion of infertility in couples, and the mechanisms underlying male infertility are poorly understood,” explained lead investigator Margaret G. Petroff, PhD, a professor in the Department of Pathobiology and Diagnostic Investigation, College of Veterinary Medicine, Michigan State University, East Lansing, MI, USA. “This study is important because it represents a previously underexplored mechanism by which fertility can be impacted through autoimmune disease.”