La foresta è stata scoperta più di cento anni fà, quando si effettuò uno scavo per la costruzione della diga di Gilboa, un team di ricercatori ebbe modo di studiare ed analizzare un centinaio di ceppi di grandi alberi fossili, l'albero di Gilboa. Però, dopo quello studio che registrò solo alcuni dati sul contesto geologico del rinvenimento, poco venne fatto e così pochi dati si avevano sulla distribuzione delle specie e la loro dislocazione nel terreno. La cava dove avvenne la scoperta, infine, venne ricoperta dopo la conclusione dei lavori della diga, nascondendo tutta una serie di informazioni fino ad oggi.
{youtube}ZfjM0hzIGlE{/youtube}
I pochi studi effettuati negli anni successivi erano stati basati su pochi dati ricavati da affioramenti relativi e piccoli come ad esempio gli alvei dei ruscelli o limitate porzioni di roccia messe a nudo da scavi per opere edili o stradali, oppure da campioni dei fossili conservati in collezioni museali o collezioni private.
La cava è stata riattivata circa 2 anni fà per i lavori di manutezione della diga di Gilboa, ed in questa occasione la cava è stata visitata e monitorata dai ricercatori e dagli appaltatori.Il professor Bill Stein dell'Università di Binghamton negli Stati Uniti e Frank Mannolini, un tecnico della collezione di paleontologia presso il New York State Museum negli Stati Uniti, hanno scoperto che era stato portato alla luce il suolo originale della cava e che le radici e le posizioni delle basi dei tronchi si erano conservate.
"Per la prima volta in assoluto è stato possibile che circa 1'300 metri quadri della cava siano stati ripuliti per gli studi. E' stata mappata, quindi, la posizione di tutte le piante fossili conservate sulla superficie" racconta il dott. Chris Berry della Facoltà di Scienze della terra e dell'oceano dell'Università di Cardiff nel Regno Unito. Secondo i ricercatori, le basi degli alberi di Gilboa sono depressioni a forma di ciotola, il cui diametro raggiunge quasi due metri. Centinaia di radici circondano queste depressioni. I ricercatori aggiungono che sono basi di alberi alti fino a 10 metri e li descrivono come simili a palme o felci.
Il team ha identificato anche diversi tronchi di legno in posizione orizzontale. Il loro spessore era di circa 15 centimetri. Dicono che questi tronchi sono come i tronchi che crescevano sul terreno di Aneurophytalean progymnosperm, un altro tipo di pianta. Inoltre i ricercatori hanno scoperto anche un grande esempio di un licopodio a forma di albero, un albero che forma filoni di carbone in rocce più giovani in Europa e Nord America.
"Tutto questo dimostra che la "più antica foresta" di Gilboa era molto più complessa ecologicamente di quanto non sospettassimo e probabilmente conteneva molto più carbone racchiuso nel legno di quanto sapessimo prima," spiega il dott. Berry. "Questo permetterà speculazioni più raffinate sul modo in cui l'evoluzione delle foreste ha cambiato questa Terra. Personalmente, l'opportunità di camminare sul suolo di un'antica foresta e di immaginare le piante che ho studiato come fossili per più di 20 anni vive nelle posizioni segnate dalle loro basi, è stato il momento più importante della mia carriera. Sette anni fa i colleghi Linda (VanAller Hernick) e Frank hanno trovato un fossile di un albero di Gilboa completo. È stato incredibile. Ma stavolta abbiamo tutta la foresta!"
Nicola Cosanni
Photo copyright: Frank Mannolini. New York State Museum
Link e Bibliografia
http://www.galileonet.it/articles/4f54e62372b7ab19e8000013
http://www.nature.com/nature/journal/v483/n7387/full/nature10819.html
http://www.cardiff.ac.uk/news/articles/oldest-fossilised-forest-revealed-8277.html
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Gilboa2.jpg
http://en.wikipedia.org/wiki/Gilboa_Fossil_Forest