LCROSS e LRO, lanciati dallo stesso vettore il 18 giugno, proveranno ora a dare una risposta definitiva all'enigma. LRO è in orbita attorno alla Luna dal 23 giugno, e vi resterà per circa 4 anni per costruire mappe più dettagliate della superficie del satellite e raccogliere informazioni più precise sulle sue temperature e risorse. Le prime immagini ravvicinate scattate dalle sue fotocamere sono già arrivate a Terra, ed evidenziano un gran numero di crateri di impatto nella regione del Mare Nubium. Il più piccolo LCROSS sarà invece protagonista di un allunaggio, attualmente previsto per il 9 ottobre, che ha come principale obiettivo quello di indagare proprio la presenza di ghiaccio d'acqua nella Luna in un cratere permanentemente in ombra al Polo Sud del satellite. LRO darà una mano studiando dall'orbita la zona dell'impatto di LCROSS, e se l'acqua c'è, le due sonde la troveranno.
Perché tanto interesse per l'eventuale acqua lunare? Presto detto: perché se ci fosse, potrebbe facilitare la futura costruzione di colonie lunari. Non solo perché quell'acqua si potrebbe bere o usare per coltivare piante. Ma anche perché potrebbe essere scissa in idrogeno e ossigeno da usare come propellente dei velivoli spaziali, alleggerendo così il carico che una missione lunare dovrebbe portare con sé in previsione del viaggio di ritorno o di un nuovo decollo verso mete più lontane. In questo modo sarebbe più facile pensare di usare la Luna come base intermedia da cui lanciare missioni, per esempio, verso Marte.
Nicola Nosengo
Didascalia dell'immagine sopra (in inglese) - Image credits: This false-color mosaic was constructed from a series of 53 images taken through three spectral filters by Galileo's imaging system as the spacecraft flew over the northern regions of the Moon on December 7, 1992. The part of the Moon visible from Earth is on the left side in this view. The color mosaic shows compositional variations in parts of the Moon's northern hemisphere. Bright pinkish areas are highlands materials, such as those surrounding the oval lava-filled Crisium impact basin toward the bottom of the picture. Blue to orange shades indicate volcanic lava flows. To the left of Crisium, the dark blue Mare Tranquillitatis is richer in titanium than the green and orange maria above it. Thin mineral-rich soils associated with relatively recent impacts are represented by light blue colors; the youngest craters have prominent blue rays extending from them. The monochrome band on the right edge shows the unretouched surface of the moon. The Galileo project, whose primary mission is the exploration of the en:Jupiter system in 1995-97, is managed for en:NASA's Office of Space Science and Applications by the Jet Propulsion Laboratory.