In sistemi di questo tipo, la stella a bassa densità trasferisce materiale alla nana compatta, che lo “ingurgita” grazie al forte campo magnetico. In FO Aquarii invece l'astro "donatore" ha smesso di inviare gas alla compagna da un po'. Secondo recenti studi, condotti in un primo momento con l’ausilio del telescopio Kepler, il flusso unidirezionale di idrogeno profuso dalla "benefattrice" alla collega è stato interrotto un anno fa, quando la coppia si muoveva ruotando verso il Sole.
Dalle verifiche effettuate poi, tenendo d’occhio FO Aquarii con il Sarah L. Krizmanich Telescope, la produzione luminosa delle due stelle – legata al periodo di rotazione, alla velocità e alle emissioni di gas che brillano ai raggi x e nello spettro del visibile – si è affievolita e tarda a tornare ai livelli precedenti (ad oggi è 7 volte più fioca del previsto). La perdita di luminosità è stata attribuita allo stop ai rifornimenti di idrogeno dall’astro a bassa densità verso la nana compatta. Il motivo di questo taglio drastico e del lento recupero non è ancora del tutto chiaro. Tra le ipotesi, la possibilità che la posizione assunta dalla nana nel corso delle infinite rotazioni abbia bloccato la via d’accesso del flusso di gas verso la stella "ingorda" ma ciò non spiega come mai i livelli di luminosità rimangano ancora tanto bassi.
Agnese Cerroni