Zero Waste
Nell'ambito del ciclo di incontri, dal titolo "Roma Futura, un'idea di Città", organizzato dall'Associazione Fratelli d'Italia il giorno 11 ottobre, presso la sala Quaroni del Palazzo delle Fontane all'EUR, si è tenuto un interessante incontro sul tema della sostenibilità ambientale, del riciclo e del riutilizzo dei rifiuti.
L'Associazione Fratelli d'Italia, movimento che si pone come obiettivo quello di sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo a temi di interesse comune quali quelli sociali, ambientali e culturali, conscia dell'importanza del tema in discussione e del ritardo in cui si trova il sistema di smaltimento dei rifiuti in Italia, ha voluto invitare all'incontro uno dei protagonisti del Progetto statunitense "Zero Waste", in italiano "Spreco Zero", Jack Macy attuale coordinatore commerciale del Programma del Dipartimento Ambiente della città e della Contea di San Francisco.
Alla presenza del Presidente della Commissione Ambiente e Verde Pubblico di Roma Capitale, Andrea De Priamo, del Presidente dell'Ama Spa, Piergiorgio Benvenuti, del Presidente del Comitato Malagrotta, Sergio Apollonio, e dell'Assessore alle Politiche Ambientali di Roma Capitale, Marco Visconti, Mr Macy ha potuto illustrare quali sono state le scelte e le dinamiche che hanno reso il progetto attuato sul territorio californiano un vero successo.
Un risultato, che, a detta dell'esperto americano, è stato raggiungibile solo grazie al coinvolgimento, da parte delle istituzioni, di tutta la cittadinanza.
Un intenso lavoro di sensibilizzazione è stato sviluppato parallelamente ad interventi legislativi che hanno obbligato gli abitanti di San Francisco a separare i materiali riclabili e computabili, ha imposto alla ristorazione prodotti compostabili e riciclabili ed ha vietato l'utilizzo di sacchetti di plastica nei supermercati, sostituendoli con buste riutilizzabili, compostabili o riciclate.
Come ha sottolineato Mr Macy, il modello proposto si basa dunque su tre strategie strettamente legate tra di loro: riduzione, riuso e riciclo.
In sintesi si tratta di eliminare l'incenerimento dei rifiuti, che ha comunque un impatto sull'ambiente, per strutturare un sistema in grado di aumentare la qualità del materiale da riciclare, diminuendo la quantità dei rifiuti prodotti.
Successivamente è necessario promuovere il riuso del materiale riciclato e la riparazione di oggetti ancora utilizzabili.
Tutto ciò passa per il sostegno alla progettazione e alla realizzazione di prodotti totalmente riciclabili, riutilizzabili e riparabili.
Si tratta di una strategia che coniuga un costante impegno da parte delle istituzioni, della comunità ed allo stesso tempo dell'industria e del ciclo produttivo in generale.
Una vera rivoluzione dei comportamenti che non può prescindere da un radicale cambiamento nel modo di concepire i rifiuti, ossia, i rifiuti non esistono e tutto ciò che non può essere riciclato deve essere sostituito all'interno del ciclo di produzione che deve dunque subire una parziale riconversione.
Un modello, quello proposto da Jack Macy, estremamente virtuoso, con un impatto ambientale minimo che meriterebbe di essere trasferito nel nostro Paese in cui la questione dei rifiuti diviene, come ha precisato Sergio Apolloni, sempre più complessa.
Convinto che il modello proposto sia trasferibile anche sul territorio italiano ed in particolare nel Comune di Roma è apparso il neo Presidente dell'Ama Spa Piergiorgio Benvenuti. Come ha spiegato quest'ultimo, i dati sul riciclo dei rifiuti sul territorio della Capitale sono confortanti. In termini quantitativi dei materiali raccolti attraverso un sistema differenziato si è passati dalle 305 mila tonnellate del 2007 alle 403 mila nel 2010, pari al 24% del totale.
Un risultato che fa ben sperare. La capacità di saper assumere un duplice ruolo da parte di coloro che si occupano del ciclo dei rifiuti, da una parte operatori, dall'altra sensibilizzatori e soprattutto educatori, sarà, come ha sottolineato a conclusione del proprio intervento il Presidente Benvenuti, l'elemento che determinerà il successo o l'insuccesso della sfida con la quale, inesorabilmente, dovrà confrontarsi tutta la società italiana.
Fabrizio Giangrande
Lascia un commento
Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.