Le carote di ghiaccio, conservate in speciali container che garantiscono la catena del freddo a -50°C, giungeranno prima in Italia, a Ravenna, il 16 aprile. Da lì, proseguiranno verso l’Alfred Wegener Institute Helmholtz Centre for Polar and Marine Research (AWI), a Bremerhaven, in Germania, dove saranno processate, ossia tagliate. I campioni così ottenuti saranno inviati ai vari laboratori delle istituzioni di ricerca europee coinvolte nel progetto, dove, il prossimo autunno, inizieranno le analisi. Il team di ricerca del progetto si aspetta di ricavare da queste analisi informazioni essenziali per ricostruire la storia climatica delle Terra, ottenendo dati sulle temperature atmosferiche e le concentrazioni di gas ad effetto serra tornando indietro nel tempo di oltre 1,2 milioni di anni.
Nel corso del meeting di progetto che si è tenuto in questi giorni a Venezia, Carlo Barbante, professore all’Università Ca’ Foscari Venezia, associato senior presso l’Istituto di scienze polari del Cnr e coordinatore del progetto Beyond EPICA ha detto: “Durante l'ultima stagione di perforazione abbiamo raggiunto un traguardo straordinario. Negli ultimi giorni abbiamo definito il piano per le future analisi che ci permetteranno di ricostruire la storia del clima degli ultimi 1,2 milioni di anni — e forse anche di periodi climatici ancora più remoti. Siamo impazienti di ricevere i campioni e iniziare questo affascinante viaggio nella storia della Terra”.
Le attività di Beyond EPICA - Oldest Ice beneficiano della sinergia con la ricerca condotta nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) e gestito dal Cnr per il coordinamento scientifico, dall’ENEA per la pianificazione logistica e l’organizzazione delle attività nelle basi antartiche, e dall’OGS per la gestione tecnica e scientifica della nave rompighiaccio Laura Bassi.
Il campo di Little Dome C è stato costruito e mantenuto grazie alla logistica fornita dall'Istituto polare francese (IPEV) e dall'ENEA, utilizzando sia la loro esperienza che i vari mezzi di trasporto a loro disposizione. Questi includevano aeromobili per il trasporto del personale alla Stazione Mario Zucchelli e successivamente alla Stazione Concordia, e il trasporto terrestre tra le Stazioni Dumont d’Urville e Concordia per i carichi pesanti, oltre all'utilizzo delle navi francese e italiana, rispettivamente L’Astrolabe e Laura Bassi.
Il progetto Beyond EPICA (European Project for Ice Coring in Antarctica) - Oldest Ice, è stato finanziato dalla Commissione Europea e supportato da partner nazionali e agenzie di finanziamento in Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Svezia, Svizzera, Paesi Bassi e Regno Unito.