Oggi oltre 11mila alunni di 36 scuole italiane possono godere di uno spazio di apprendimento all’aperto con differenti microhabitat (fra cui pareti fatte da siepi, bordure fiorite, cassoni per l’orto biologico, gabbie per gli insetti e uno stagno didattico) in cui imparare dalla natura la diversità della vita, le relazioni tra gli esseri viventi e con gli esseri umani e la circolarità dei processi naturali e la sostenibilità.
Il progetto Aule Natura, per la maggior parte finanziato dall’azienda Procter & Gamble che ha deciso di realizzare oltre 50 aule entro il 2024 grazie al programma P&G per l’Italia, offre anche un percorso di formazione abbinato, attraverso la piattaforma One Planet School, il portale multimediale innovativo di apprendimento permanente del WWF Italia che, attraverso i contributi di esperti e approfondimenti specifici, valorizza le conoscenze scientifiche più avanzate, e attività di citizen science tramite app dedicate.
Oggi, in occasione della Giornata internazionale dell’Educazione, proclamata dall’ONU per riconoscere il suo ruolo primario per il benessere della società e per lo sviluppo umano, il WWF ricorda che c’è ancora molto da fare per promuovere l’educazione alla sostenibilità ambientale nelle scuole e per permettere agli studenti di godere appieno delle aree verdi di cui hanno bisogno.
In Italia esistono oltre 40.000 cortili scolastici, ma tantissimi sono completamente inagibili o non fruibili, oppure sono fazzoletti di cemento, utilizzati soltanto per una breve ricreazione e, in alcuni casi, per l’attività motoria. Inoltre, la loro presenza, non è omogenea sul territorio nazionale. Se si considerano i capoluoghi di provincia, gli unici comuni per cui abbiamo a disposizione dati strutturati, in media in Italia nel 2019 avevamo 7,5 metri quadri di giardini scolastici per ciascun minorenne residente. Nelle città del nord-est i giardini scolastici per minore sono circa 2 volte quelli presenti nel sud, contribuendo negativamente alle diseguaglianze territoriali ed educative. Sono 51 su 109 i capoluoghi con un rapporto tra giardini scolastici e minori residenti inferiore alla media nazionale. In particolare, oltre il 38% dei capoluoghi del sud ha meno di 3 metri quadrati di giardini scolastici per minore. Tuttavia, tale carenza i non è una questione solo del mezzogiorno. Dal confronto regionale emerge infatti come anche territori settentrionali (ad esempio le città liguri) si trovino molto al di sotto della media nazionale. Insieme alla Liguria, hanno meno di 5 metri quadri per minore – anche i capoluoghi, in media – di Calabria, Puglia e Lazio.
Una nuova occasione per portare l’educazione ambientale nelle scuole
Una nuova opportunità per far fronte a queste carenze e promuovere la sostenibilità ambientale nelle scuole arriva dai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) con cui il Ministero dell’istruzione, nell’ambito della linea di investimento “Scuola 4.0”, ha inteso investire 2,1 miliardi di euro per la trasformazione delle classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento.
Il progetto Aule Natura 4.0, nella versione digitalizzata, è infatti in linea con l’attivazione dei fondi messi a disposizione dal PNRR e per questo il WWF lo propone alle scuole che intendono utilizzare le risorse offerte da piani e programmi del Ministero dell’Istruzione e del Merito.