Acque, suolo e alimenti: radioattività sotto controllo, le concentrazioni misurate non costituiscono alcun rischio per la salute e per l'ambiente.
ISIN rafforza il sistema di rilevazione, a garanzia di un monitoraggio ancora più efficace anche in occasione di incidenti nucleari transfrontalieri.
Sono stati raccolti, nel 2020, circa 35.000 dati (+11% rispetto all'anno precedente), dei quali 24.000 in 8.200 campioni ambientali e circa 11.000 in 3.800 campioni alimentari. Dalle misurazioni effettuate su campioni di acque, suolo e alimenti emerge che le concentrazioni non hanno rilevanza dal punto di vista radiologico e non costituiscono alcun rischio per la salute e per l'ambiente.
Lo rende noto ISIN – Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, con la pubblicazione del Rapporto "La sorveglianza della radioattività ambientale in Italia", da oggi disponibile online al link https://www.isinucleare.it/sites/default/files/contenuto_redazione_isin/la_sorveglianza_della_radioattivita_ambientale_in_italia.pdf. Il documento rappresenta una sintesi dei rilevamenti radiometrici effettuati nel 2020 dalla REte nazionale di SORveglianza della RADioattività ambientale - RESORAD, costituita dalle Agenzie Regionali e delle Province Autonome per la Protezione dell'Ambiente (ARPA/APPA) e dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali.