Roma: una città in attesa
Dopo le denunce per i futuri abbattimenti nella capitale siamo stati sollecitati a verificare altre situazioni ormai dimenticate ma che dimostrano come la nostra città stia rischiando non solo danni relativi al patrimonio artistico, architettonico e culturale ma anche idrogeologico.
Per l'occasione abbiamo ripreso in mano la situazione della ex-Fonderia Bastianelli di via dei Sabelli, 102.
Come in una classica favola iniziamo il nostro articolo con un titolo già comparso sul web a cura di lineadiretta24.it. C'era una volta, "C'era una volta la Fonderia Bastianelli".
La Fonderia Bastianelli, fondata nel 1908, è stata una delle grandi fonderie romane; lo testimoniano i tombini e i lampioni della città e molti altri manufatti presenti a Roma, fra i quali famosa è la statua equestre del Vittoriano; è stata per alcuni anni uno dei pochi esempi romani di archeologia industriale. Poi, a differenza che in altri Paesi più attenti ai Beni Culturali è stata demolita contro la volontà degli abitanti della zona e al suo posto sono rimaste due parti di muro perimetrale ed un profondo scavo.
Ora, al di là del danno storico architettonico, sono stati segnalati i rischi relativi alla modificazione strutturale di quell'area che già ha dimostrato ampiamente di essere problematica dal punto di vista idrogeologico anche per i bombardamenti del 19 luglio del 1943 che ne hanno modificato l'assetto.
Vi sono già state delle dimostrazioni, come lo prova la formazione di una voragine in via dei Reti (http://www.repubblica.it/