Sabato, 06 Giugno 2020



In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, Greenpeace lancia il rapporto “Foreste al macello II”, che svela il legame nascosto tra deforestazione e produzione di carne, denunciando quanto accade nell’Amazzonia brasiliana.

Il rapporto di Greenpeace esamina le attività dell’azienda agricola Paredão – insediatasi all’interno del parco statale Ricardo Franco, nel Mato Grosso, quando era già stata istituita l’area protetta – accusata di spostare i capi allevati fuori dal parco prima di venderli, in modo da nascondere il legame con le aree deforestate illegalmente.

“La catena di approvvigionamento che porta la carne brasiliana sul mercato europeo è contaminata da attività illegali: sulle nostre tavole arrivano prodotti responsabili della distruzione di ecosistemi di grande importanza per la salute del Pianeta” afferma Martina Borghi, campagna foreste di Greenpeace Italia. “Sfortunatamente, ciò che accade nel parco Ricardo Franco non è un caso isolato: situazioni simili sono comuni in molte aree dell’Amazzonia brasiliana. Impossibile al momento per chi acquista capi o carne da questa terra garantire una filiera priva di deforestazione e accaparramento delle terre”.

Pubblicato in Ambiente

 

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